Edilizia, Bonaccini “Nessun condono in Emilia-Romagna”

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Bologna – “Il progetto di legge all’esame dell’Assemblea legislativa ha un obiettivo chiaro: favorire il ricorso dei cittadini al super ecobonus 110%. Per favorire interventi diffusi di riqualificazione degli immobili, anche dal punto di vista energetico e della messa in sicurezza sismica, recuperando l’esistente, senza ulteriore consumo di suolo. Attraverso procedure snelle e tempi certi. Un’opportunità anche per il comparto dell’edilizia, da tempo in crisi e fortemente penalizzato in questi mesi di emergenza. D’altra parte, queste sono le stesse finalità della legge regionale che punta al saldo zero del consumo di suolo. Altri obiettivi non ci sono. Né si può anche solo pensare che l’intenzione della Regione o della Giunta che guido possa essere quello di attuare un condono”.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, interviene sul progetto di legge della Giunta sulla semplificazione in edilizia all’esame dell’Assemblea legislativa regionale. Nessun condono, quindi. “Non scherziamo, il nostro obiettivo è quello opposto. I condoni – sottolinea – sono una pratica totalmente estranea alla nostra politica e alla cultura all’Emilia-Romagna. Questa è la Regione del Patto per il Lavoro e per il Clima, un unicum nazionale sottoscritto la settimana scorsa con tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali del nostro territorio. Per costruire l’Emilia-Romagna della piena sostenibilità”.

“Non voglio né ombre né fraintendimenti: per questo – prosegue Bonaccini – chiedo che nel confronto in atto in Assemblea legislativa vengano stralciate le parti del progetto di legge non strettamente legate all’obiettivo di una maggiore semplificazione per favorire il ricorso al super ecobonus. Ci sono due articoli, in particolare, relativi alle istruttorie in corso nei Comuni rispetto alle pratiche dei condoni edilizi del passato (1985, 1994, 2004), previsti da norme nazionali, non certo regionali, e alla riqualificazione delle strutture ricettive alberghiere. Non stiamo parlando di forzature o inserimenti estemporanei, ma di problemi reali che devono trovare una corretta soluzione. Ho letto e ascoltato in questi giorni molte dichiarazioni capziose e pretestuose, ricostruzioni fantasiose e critiche infondate. Ma ho sentito anche legittime preoccupazioni, proposte che intendo esaminare, richieste ragionevoli di approfondimento. E io al confronto e alle proposte di buonsenso non voglio assolutamente sottrarmi, anzi”.

“Peraltro, durante l’iter consiliare in commissione, il confronto ha già prodotto alcuni passi avanti che hanno consentito di rafforzare il progetto di legge in materia di riqualificazione, con il contributo dell’intera maggioranza. Questa parte, che è il cuore della legge stessa, a mio avviso deve essere approvata già domani, affinché città e imprese possano cogliere tutte le opportunità previste col superbonus. Mi pare che su questo ci sia un consenso pressoché unanime. Sul resto continueremo a discutere, togliendo limiti, se ci sono, e anche alibi, sempre se ce ne sono. Semplificare le procedure e sostenere la riqualificazione del patrimonio immobiliare vetusto sono i nostri obiettivi- conclude il presidente della Regione- e siamo pronti a confermarlo sia approvando questa legge che attraverso un percorso di confronto vero e concreto sulle parti che oggi propongo di accantonare”.

Tagliaferri (Fdi): Bonaccini smentisce se stesso e fa marcia indietro sacrificando l’assessora Lori – “Il Presidente Bonaccini chiede all’Assemblea di stralciare il condono dalla legge sulla riqualificazione urbanistica: come sempre il Presidente scarica sull’Assemblea i suoi errori. Siamo seri: la legge con il “condono Bonaccini” è stata approvata dalla Giunta da lui presieduta, nel silenzio della Coraggiosa vicepresidente Elly Schlein. Poi sono arrivati i niet di Verdi e sinistra e Bonaccini ha smentito se stesso, scaricato l’assessore Lori, e fa il furbo: cerca di cancellare la sua firma, anzi fa la voce grossa contro l’Assemblea. Se Bonaccini non voleva il condono era sufficiente che la sua Giunta non lo inserisse nella legge”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri (FdI), che prosegue: “Perché delle due l’una: o il Presidente concordava con tutta la legge oppure l’assessora Lori ha agito per conto proprio e allora Bonaccini deve dimissionarla. Ma visto che questo non accadrà e Lori è stata solo usata, vuol dire che Bonaccini era consapevole di cosa stava votando e adesso cerca di passare per il salvatore della patria per non inimicarsi i rosso-verdi. Presidente, permetta una domanda: se non voleva quegli articoli perché li ha inseriti nella proposta di legge approvata dalla Giunta da lei presieduta? La risposta la diamo noi: Bonaccini voleva il “condono Bonaccini”, ma poi verdi e sinistra varia l’hanno messo spalle al muro e allora, pur di essere sempre dalla parte di chi vince, il Presidente ha fatto una capriola. Chissà come farà a spiegarlo a quelle associazioni industriali che l’hanno così copiosamente sostenuto in campagna elettorale…”

“Fatti suoi: quello che ci interessa è non passare da fessi: Bonaccini non ha stoppato nessun condono, semplicemente ha smentito se stesso”.

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