Esame guida, a Piacenza promosso oltre l’82% dei candidati. Ma uno su tre non supera la teoria

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In un momento storico in cui è stata confermata la proroga al 2021 per la validità del “foglio rosa”, conseguire la patente B resta uno dei traguardi più importanti della vita, soprattutto per i giovanissimi.

Secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 (www.autoscout24.it), su base dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Emilia Romagna, nel 2019 40.858 persone hanno superato l’esame finale di guida per la patente B, pari al 77,2% sul totale (la media nazionale è dell’84,8%). Un dato, quest’ultimo, che posiziona la regione al 16° posto in Italia per tasso di promossi. Tra le province, la percentuale più alta di promossi alla guida si registra a Bologna (87,8%) e Rimini (86,7%). Seguono Piacenza (82,4%), Reggio Emilia (78,6%), Ferrara (76,9%), Parma (75,2%), Modena (73,1%), Forlì (67,9%), Lodi (79,3%) e, agli ultimi posti, Forlì-Cesena (67,9%) e Ravenna (61,8%).

Ma l’esame di guida è “solo” la fase finale del test; prima bisogna superare la teoria, dove il dato degli idonei nella regione si ferma al 67,6%, un valore comunque superiore alla media nazionale (66,5%). I promossi alla teoria variano dal 70,9% di Modena e 70% di Ferrara ai più “rigidi” di Piacenza (63,6%).

Ma chi sono i neopatentati? Secondo l’analisi realizzata dal Centro Studi di AutoScout24 (www.autoscout24.it), condotta su giovani utenti neoautomobilisti[1] dai 18 ai 24 anni, la maggior parte riguarda ovviamente la Generazione Z. Giovani che vogliono essere finalmente autonomi e poter gestire il proprio tempo (il 72%), ma che vedono la patente anche come una conquista personale (51%) o un mezzo per viaggiare (44%). Ragazzi che preferiscono l’auto agli altri mezzi per i propri spostamenti quotidiani (85%) ma che hanno caratteristiche di guida diverse, per lo più positive: da un lato la maggioranza, composta dai sicuri (46%), attenti (21%), prudenti (14%) e calmi (9%), dall’altro, fortunatamente limitati, dagli spericolati e incoscienti (8%), arrabbiati (2%) e distratti (1%). Una curiosità: nessuno si dichiara Insicuro, forse un elemento che caratterizza questa generazione.

Partiamo dall’inizio: guida e timori. La maggior parte dei giovani neopatentati (69%) si sente tranquilla e sicura alla guida sin dall’inizio, ma c’è un 16% che soffre d’ansia e vive o ha vissuto i primi momenti su strada con qualche preoccupazione. Al primo posto delle fobie più ricorrenti per chi ha appena iniziato a guidare c’è la paura di non riuscire a parcheggiare, indicata dal 26% dei giovani della fascia 18-24 anni. A seguire, con il 17%, il traffico, e al 12% la paura di investire i pedoni e di causare incidenti.

Qual è l’auto che i giovani neopatentati guidano abitualmente? Il 39% quella dei genitori e il 28% ne ha ricevuta una in regalo come premio appena superata la prova d’esame. Si tratta di vetture alimentate principalmente a Benzina (50%) o Diesel (35%), ma sull’età il campione si divide: il 55% più fortunato guida vetture che hanno meno di 5 anni di vita, mentre per il 26% supera i 10 anni.

Interrogati sull’auto ideale, la Generazione Z continua a preferire il motore a benzina, indicato dal 55% del campione, seguito a netta distanza dal diesel (16%), il quale sembra però perdere interesse probabilmente a causa delle campagne contro. L’ibrido e l’elettrico si fermano insieme al 12%. Sul fronte delle caratteristiche, secondo loro l’auto di un neopatentato dovrebbe essere piccola e compatta (34%), avere una carrozzeria resistente (24%), facile da parcheggiare e dotata di sensori che aiutano nelle manovre (19%). Tra le auto per neopatentati più cercate su AutoScout24 troviamo sul podio la Fiat 500, la Volkswagen Polo e la MINI One.

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