“Io non sono un numero”, venerdì seminario sul tema della valutazione nella scuola primaria

Venerdì 4 dicembre – dalle ore 14:30 alle 18 – Proteo Fare Sapere Piacenza, Movimento di Cooperazione Educativa Piacenza e Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil Piacenza organizzano un seminario formativo aperto ai docenti di ogni ordine e grado, dal titolo “Io non sono un numero”, sul tema della valutazione nella scuola primaria.

“Dopo quasi un trentennio si ritornò al voto numerico in pagella nella scuola primaria – commentano i promotori del seminario in una nota -. Era il 2008 quando il MIUR, guidato dall’allora Ministra Maristella Gelmini, si fece promotore di quella iniziativa che veicolava l’idea di una scuola selettiva, meritocratica, competitiva, in antitesi con le istanze della pedagogia democratica, ispiratrice delle grandi riforme del sistema scolastico, ad esempio quella della Legge 517 del 1977, che onorava la natura costituzionale della scuola. La Costituzione (artt.3/33) ci chiede di promuovere lo sviluppo della personalità degli alunni, eliminando gli ostacoli che si frappongono al pieno sviluppo della personalità di ciascuno. Se questa è la finalità del nostro lavoro di docenti, allora non possiamo categorizzare l’apprendimento dei nostri alunni attraverso un voto numerico”.

“La riflessione sul significato della valutazione – continua la nota -, più che mai attuale in questa fase di stravolgimento della didattica e della relazione educativa, ha rilanciato il dibattito sull’utilizzo del voto numerico, a distanza di dodici anni da quel provvedimento che, per i promotori di questa iniziativa di formazione, costituisce uno strumento non adeguato, soprattutto nella scuola primaria, a fotografare l’apprendimento delle bambine e dei bambini, come processo complesso che interessa tutte le sfere della personalità”.

“Era necessario restituire alla valutazione la sua funzione di miglioramento della didattica e di promozione degli alunni, non intesa come lasciapassare per l’accesso alla classe successiva, ma come sostegno allo sviluppo della persona nella sua dimensione cognitiva, sociale, affettiva, ben al di là della classificazione delle bambine e dei bambini sulla base delle capacità e del profitto scolastico, nonché come utile strumento di promozione di un’idea di scuola inclusiva e democratica – sottolinea la nota -. Una valutazione coerente con una pedagogia dell’emancipazione deve avere prioritariamente, sia per alunno che per l’ insegnante, una funzione formativa di accompagnamento, ascolto, auto-regolazione del processo di insegnamento/apprendimento, permettendo di coglierne la dimensione evolutiva”.

“A fronte delle tante iniziative a sostegno di questa istanza – conclude il comunicato -, sono finalmente giunti i primi risultati concreti, oltre alla consapevolezza che l’abolizione del voto numerico nella scuola primaria potrebbe avviare il dibattito su tutti gli altri ordini di scuola. Si ritornerà infatti ai giudizi descrittivi in luogo dei voti numerici per la valutazione intermedia e finale nella scuola primaria. È quanto prevede l’Ordinanza illustrata dal MI alle organizzazioni sindacali, in attuazione del Decreto Scuola. L’Ordinanza Ministeriale è attualmente al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) che dovrà esprimere in proposito il proprio parere”.

L’iniziativa sarà fruibile attraverso piattaforma ZOOM al link: https://cgiler.zoom.us/j/96537248808?pwd=UWJOeC9Kelhranl3VldaT0JMcEY1UT09
ID riunione: 965 3724 8808 (se richiesto)
Passcode: 320314 (se richiesto)

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