Luigi Cavanna e il “modello Piacenza” protagonisti della campagna “Amarsi un po’”

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Il professor Luigi Cavanna è tra i primi protagonisti di “Amarsi un po’”, la campagna che la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili (CILD) ha lanciato per raccontare la forza della società civile dentro e oltre la pandemia.

Direttore del Dipartimento di oncologia-ematologia presso la Azienda USL di Piacenza, il Prof. Cavanna, fin dallo scoppio della pandemia, ha inaugurato quello che viene definito il “modello Piacenza”: prendersi cura a casa dei malati Covid per evitare che si arrivi all’ospedalizzazione, intervenendo prima che le loro condizioni di salute possano diventare più serie, garantendo al contempo una dimensione più umana nella cura dei pazienti spesso soli e anziani. 
Alla sua voce è affidato il racconto di cosa può significare il Covid-19 per medici e pazienti, in termini di sfide umane e professionali. Ma anche di cosa servirà fare quando saremo finalmente pronti a lasciarci questa pandemia alle spalle.

Andrea Menapace, direttore di CILD in occasione del lancio della campagna ha commentato: “Siamo stati colpiti da questa pandemia all’improvviso e nelle cose più care: la vita, la salute, gli affetti, le relazioni, il lavoro. E vogliamo davvero uscirne, tutti. Non solo vivi, ma anche uniti e migliori. Questo non dipende solo dalla capacità di chi guida il paese e dall’impegno della comunità medica e scientifica. Ognuno di noi ha un ruolo da giocare, piccolo o grande che sia. Con questo spirito abbiamo pensato ad Amarsi un po’, una campagna a cui vogliamo già molto bene e che speriamo di veder crescere. Per raccontare e praticare la libertà e i diritti, partendo da chi li difende e li coltiva”.

La campagna, con il video del Prof. Cavanna, è su https://amarsiunpo.co/. È possibile segnalare nuove storie a info@amarsiunpo.co.

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