Operazione Odysséus, Rabuffi e Dagnino “Il Comune si costituisca parte civile”

In attesa dell’udienza preliminare dell’inchiesta Odysséus fissata per il 14 dicembre, la richiesta all’amministrazione comunale dei consiglieri di minoranza Luigi Rabuffi (Pc in Comune) e Sergio Dagnino (M5s) riportata integralmente

Dopo la costituzione in giudizio, come parte civile offesa, del Comune di Piacenza nel processo che ha visto coinvolto l’ex presidente del Consiglio comunale Giuseppe Caruso (con il riconoscimento di 1 mln. € al Comune di Piacenza, quale danno di immagine subito dalla nostra comunità) ci aspettiamo che lunedì prossimo, nell’udienza preliminare del processo Odysseus, che ha portato per la prima volta in Italia al sequestro di una Caserma dei Carabinieri, il Comune di Piacenza rinnovi questa posizione, a tutela dell’immagine dei piacentini.

La nostra amministrazione ha il dovere di farlo, senza se e senza ma, per rappresentare il danno e il dolore di una comunità -affranta – che ha scoperto dalle indagini degli inquirenti, dalle intercettazioni e dalle dichiarazioni pubblicate sui mezzi di informazione nazionali e locali, che una minoranza di “servitori dello Stato” avrebbe tradito l’Arma e il giuramento di “fedeltà” e di “legalità”. Il tutto per imbastire trame criminali, usare violenza e alimentare traffici illeciti all’interno della nostra comunità, sfruttando il difficile e penoso momento legato alla pandemia assassina.

A noi, oggi, il compito di sostenere concretamente le Forze dell’Ordine ed essere vicini all’Arma. A noi, oggi, far sentire alle donne e agli uomini in divisa, che rischiano quotidianamente la vita per difendere la nostra sicurezza, che Piacenza e i piacentini sono con loro, dalla loro parte. A noi, oggi, attivarci come parte civile offesa, al fianco di chi chiede verità e giustizia.

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