“Preoccupazione per impennata contagi” Tutta Italia zona rossa nei festivi e prefestivi

“Tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un’impennata”. Lo ribadisce il premier Giuseppe Conte durante l’attesa conferenza stampa di venerdì 18 dicembre per presentare il nuovo decreto legge che formalizza nuove limitazioni agli spostamenti, in vista delle festività natalizie.

Nuovo Conte

L’intero territorio nazionale sarà “zona rossa” con le massime restrizioni nei giorni festivi e prefestivi, mentre due finestre con giorni “arancioni” sono state stabilite nei giorni feriali (vedi calendario sotto). Ma vi saranno anche deroghe per le visite a casa dei parenti, nelle slides che seguono tutte le nuove regole: SCARICA IL PDF CON LE NUOVE DISPOSIZIONI

IL CALENDARIO DELLE FESTE (colori e divieti)

21 dicembre (giallo)

22 dicembre

23 dicembre

24 dicembre (rosso)

25 dicembre

26 dicembre

27 dicembre

28 dicembre (arancione)

29 dicembre

30 dicembre

31 dicembre (rosso)

1 gennaio

2 gennaio 

3 gennaio

4 gennaio (arancione)

5 gennaio (rosso)

6 gennaio

L’Italia sarà zona rossa dalla vigilia alla Befana, con alcune ‘finestre’ arancioni. Saranno giorni da lockdown il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021, mentre sono da lockdown più soft quattro giornate ‘arancioni’, ossia il 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021.

Resta il coprifuoco alle 22, con il massimo due persone non conviventi a visita, escludendo dal conteggio gli ‘under 14’. “Abbiamo deciso di garantire un minimo di socialità – ha detto Conte – che si addice al periodo”. In questi dieci giorni restano chiusi i negozi, i bar e i ristoranti con il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute.  Nei giorni ‘arancioni’ ci si potrà spostare tra piccoli comuni sotto i 5000 abitanti e i negozi potranno lavorare. Sarà consentita l’attività fisica nelle vicinanze dell’abitazione e quella in solitaria. Il premier inoltre annuncia nuovi ristori per le attività che saranno più colpite da queste nuove limitazioni: 645 milioni euro per bar e ristoranti. Altro punto fermo il 27 dicembre, quando anche in Italia, come in altri paesi d’Europa, si inizieranno le somministrazioni di vaccini.

IL COMUNICATO STAMPA UFFICIALE – COVID-19, PREVENZIONE DEL CONTAGIO DURANTE IL PERIODO FESTIVO – Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19 (decreto-legge), il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19. Ferme restando le disposizioni già introdotte dal decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, in materia di spostamenti all’interno o per il territorio nazionale nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, il testo prevede che:

– nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone rosse”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto;

– nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone arancioni”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto. Negli stessi giorni, sono tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione massima di 5.000 abitanti verso località distanti non più di 30 chilometri, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;

– oltre agli spostamenti già consentiti, nel periodo compreso tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, tra le ore 5.00 e le ore 22.00, è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.

Il decreto, infine, prevede lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare al ristoro immediato delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che vedranno un calo del fatturato a causa delle misure disposte a tutela della salute. Tali attività riceveranno un contributo pari a quello già ottenuto in seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

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