Prima l’assalto al centro auto, poi l’inseguimento e la fuga a piedi all’Infrangibile. Quattro arrestati

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Sono state arrestate le 4 persone fermate nella tarda serata del 30 novembre dalla Polizia di Piacenza, dopo aver assaltato un centro auto ed aver tentato la fuga a piedi all’Infrangibile.

La vicenda era iniziata intorno alle 22 e 30, quando una chiamata segnala un furto in atto alla ditta Norauto di via Emilia Parmense. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti della Digos, i quali hanno avvistato due auto sospette all’interno del cortile. I malviventi – 7 in tutto, nomadi di nazionalità bosniaca e residenti nell’astigiano – sono saliti a bordo di una delle due vetture, una Fiat Stilo, tentando la fuga con una manovra azzardata e spingendo la cancellata contro l’auto della Digos. Qui è iniziato l’inseguimento lungo via Cremona, via Diete di Roncaglia e via XXI Aprile, fino ad arrivare all’Infrangibile. Nel frattempo sono state allertate anche le volanti e le pattuglie del reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia, già impegnate in quella che doveva essere una serata di lavoro dedicata ai controlli anticovid.

La Fiat Stilo, tallonata dalla Digos, si è quindi infilata nel dedalo di strade dell’Infrangibile, prima di essere abbandonata in via Danelli. Qui i 7 malviventi si sono separati, sparpagliandosi nei giardini delle vie vicine. E’ iniziata quindi una ricerca capillare, numero civico per numero civico, supportata anche da una pattuglia di carabinieri, fino a quando 4 uomini non sono stati individuati e fermati in un cortile di via Broni, per poi essere portati in questura. Sono stati arrestati con l’accusa di rapina in concorso e si trovano al momento alle Novate, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

A bordo dell’auto abbandonata nel cortile della ditta in via Emilia Parmense, una Fiat Grande Punto, è stata ritrovata la cassaforte del centro auto, mentre all’interno della Fiat Stilo utilizzata per la fuga è stato trovato un palanchino di ferro e doppie targhe. Entrambe le vetture utilizzate per il colpo sono risultate essere rubate, così come le targhe.

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