“Ripensare la rete di servizi a supporto dei disabili e delle loro famiglie”

Intervento di Vittoria Albonetti, presidente della Fondazione Pia Pozzoli Dopo di Noi

Nel 1992 la giornata del 3 dicembre è stata proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite “Giornata internazionale delle persone con disabilità” con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della società e di incrementare la consapevolezza intorno alle condizioni delle persone disabili in ogni aspetto della vita politica, sociale, economica e culturale, del tutto in accordo con la successiva Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del dicembre del 2006, che è diventata legge dello Stato Italiano dal marzo del 2009.

Da allora il 3 dicembre è diventato un appuntamento di grande rilevanza sociale che si rivolge ad un pubblico ampio e variegato: non solo alle persone con disabilità ma anche alle loro famiglie, agli operatori, alle realtà che operano nel sociale, alla gente comune e alle forze politiche e culturali sensibili alle tematiche connesse alla disabilità. In questo difficile e nebuloso periodo di diffusione pandemica del Covid, la Fondazione Pia Pozzoli – Dopo di Noi ha dovuto rinunciare a celebrare tale giornata con il suo consueto concerto, che, al di là di discorsi convenzionali e astratti, ha creato in questi ultimi anni ella nostra città un’ occasione di incontro e di comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti nella disabilità e un momento di condivisione con tutta la comunità piacentina.

Si suggeriscono comunque alcuni punti di riflessione in conformità con l’argomento proposto quest’anno dall’assemblea generale delle Nazioni Unite. ll tema infatti sul quale verteranno ovunque nel mondo le iniziative celebrative della Giornata è “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”. (Building Back Better: toward a disability-inclusive, accessible and sustainable post COVID-19 World). Tale tema è un invito a prendere in esame come la pandemia, pur con tutta la disponibilità e l’impegno dei servizi e delle amministrazioni, abbia fatto risaltare una realtà che, soprattutto per la necessaria osservanza dei protocolli sanitari, ha rappresentato una forte criticità assistenziale -educativa e suggerisce pertanto in primis un ampliamento, una ristrutturazione e un ripensamento della rete di servizi a supporto, in grado di rivolgersi non solo alle persone disabili ma anche alle loro famiglie.

La giornata del 3 dicembre di quest’anno propone quindi di cogliere da questa esperienza Covid l’occasione di fare il punto sulla disabilità e di promuovere, in un approccio coerente e coordinato con tutte le realtà del territorio, un cambiamento capace di realizzare nella nostra società le istanze disattese e trascurate di chi vive e convive con la disabilità. Si rischia altrimenti di compromettere il lavoro e l’impegno di molti anni e di ridimensionare in modo significativo obiettivi importanti per le persone disabili e le loro famiglie quali l’autonomia e la partecipazione sociale. Il 3 dicembre così difficile di quest’anno diventi pertanto motivo di stimolo e di maggior fiducia a mettere in atto anche nella nostra città nuove sinergie per un’azione concordata e condivisa a salvaguardia dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie.

Vittoria Albonetti – Fondazione Pia Pozzoli- Dopo di Noi

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