Dalla diagnosi alla corsa per l’antidoto: catena di soccorsi salva giovane intossicato da botulino
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L’intuito dei medici, il lavoro di équipe e la rapida risposta di Croce Rossa Piacenza con il supporto dei carabinieri di Pavia, hanno permesso di salvare la vita ad un giovane colpito da intossicazione da botulino.
I fatti risalgono ai giorni scorsi, quando l’uomo, un 30enne straniero residente a Torino che si trovava a Piacenza per motivi di lavoro, si è presentato al pronto soccorso cittadino con forte dolore addominale e vomito. Come da prassi, al suo arrivo in ospedale è stato sottoposto a tampone per coronavirus, risultando positivo asintomatico, ed è stato trasferito nell’ala covid del reparto di Chirurgia. Sottoposto a intervento chirurgico per occlusione intestinale, anche dopo l’operazione il ragazzo ha continuato ad accusare malesseri, con un peggioramento del quadro clinico sotto il profilo neurologico. I medici hanno quindi chiesto un consulto ai colleghi della Neurologia: dopo ulteriori test ed esami, i medici hanno avanzato il sospetto di una intossicazione da botulino. È stato inviato un campione all’Istituto Zooprofilattico di Bologna, che ha confermato la diagnosi.
Nel frattempo il paziente era stato trasferito al reparto di Sub Intensiva dell’Ospedale di Piacenza. I medici hanno infatti scoperto che il ragazzo aveva ingerito una conserva, da lui stesso preparata, al cui interno si era sviluppato il batterio Clostridium botulinum, che provoca una grave intossicazione alimentare. Le condizioni del 30enne si sono aggravate; a complicare le cose, inoltre, il fatto che fosse positivo al Covid e dovesse rimanere isolato dagli altri pazienti. I medici hanno quindi preso contatti con l’Istituto Maugeri di Pavia, dove si trova il Centro Antiveleni che custodisce le preziose scorte degli antidoti a livello nazionale. Una volta ricevuto il nulla osta, il reparto di Sub Intensiva ha contattato immediatamente il CTU (centrale trasporto interni del 118 di Piacenza) che a sua volta ha attivato un veicolo della Croce Rossa di Piacenza per recuperare il prezioso antidoto.
Un equipaggio della CRI si è immediatamente attivato; durante il viaggio i sanitari hanno contattato i Carabinieri di Pavia chiedendo la possibilità di avere in appoggio un’autopattuglia per essere scortati e raggiungere l’Istituto Maugeri nel più breve tempo possibile. Una gazzella del Radiomobile ha atteso l’Alfa Romeo Giulia della Croce Rossa poco dopo il ponte della Becca: i carabinieri hanno quindi fatto da “apripista”, conducendo l’equipaggio sino al Maugeri dove è stato preso in carico il farmaco salvavita, subito trasportato al reparto di Sub Intensiva di Piacenza. Prezioso il supporto dell’Arma dei Carabinieri, che si è subito messa a disposizione con uomini e mezzi per agevolare le operazioni di trasporto del farmaco che avrebbe potuto salvare la vita ad una persona. In meno di due ore dall’attivazione dell’equipaggio di Croce Rossa, il farmaco era già in via di somministrazione al giovane paziente.
Le sue condizioni sono fortunatamente migliorate nel giro di pochi giorni: è stato quindi trasferito al reparto di Medicina d’Urgenza e, successivamente, dichiarato guarito e quindi dimesso.
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