La Tecno 3 Srl di Fiorenzuola tra i ‘contribuenti solidali’. “I dipendenti sono il nostro capitale”

La Tecno 3 Srl di Fiorenzuola tra i ‘contribuenti solidali’. All’azienda della Valdarda, fondata nel 1982 da Roberto Orsi, il riconoscimento previsto dal ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, assegnato a chi – privato cittadino o impresa – pur potendo usufruire delle sospensioni dei tributi erariali disposte con i decreti legge Cura Italia, Liquidità e Rilancio, abbia deciso di effettuare comunque i versamenti sospesi.

Da sempre l’azienda, associata a Confindustria e attiva nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione, in particolare modo nella produzione di cilindri idraulici, è attiva nel sociale sostenendo diverse iniziative ed enti del territorio di Fiorenzuola e non solo.

Una sensibilità che, anche in un momento di forte crisi economica, inevitabile effetto della pandemia legata al covid, non è venuta meno. “Abbiamo avuto un calo del 20%, rispetto al 2019, ma non abbiamo voluto che fossero i nostri dipendenti a farne le spese – ha detto il fondatore, Roberto Orsi – e quindi abbiamo fatto fronte alla situazione, perché potevamo farlo. Ci sono modi diversi di essere imprenditori: noi crediamo che chi lavora per la nostra azienda ne sia parte integrante, un vero patrimonio sul quale abbiamo investito nel corso degli anni, attraverso la formazione e la specializzazione, e che va tutelato”.

Certo, non sono mancati momenti difficili, come la fase iniziale del lockdown, difficile da far comprendere ai clienti all’estero quando, la scorsa primavera, il virus non aveva ancora mostrato i suoi effetti devastanti al di fuori dall’Italia.

“Siamo rimasti chiusi per una settimana e mezzo, poi viste le richieste pressanti che arrivavano dai nostri clienti abbiamo ripreso l’attività, all’inizio con 20 dipendenti su 80, sempre chiedendo – dice Orsi – la disponibilità a lavorare e garantendo le condizioni di massima sicurezza in azienda”.

“Ora andiamo avanti: il 2021 si presenta frizzante, con ordini per gennaio e febbraio. Il primo trimestre è positivo ma – ammette – in questa situazione, il mercato è ‘drogato’. I magazzini sono vuoti e quindi si vuole recuperare, vedremo come sarà la tenuta”.

Quello che preoccupa, in realtà, è una tenuta complessiva dell’economia. “Penso a tanti settori più in crisi del nostro, come la ristorazione, il turismo, con gli impianti da sci chiusi, i trasporti. L’auspicio è che il vaccino funzioni e che si torni alla normalità il più presto possibile”.

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