Le Rubriche di PiacenzaSera - Cooperazione

Da L’Orto Botanico e Biricca nasce Bcoop, “Scelta strategica per radicare l’impresa sociale sul territorio”

Due cooperative sociali con sede nel piacentino e nel parmense, con l’obiettivo dell’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio sociale e a rischio emarginazione e che insieme danno lavoro ad oltre 250 persone, di cui il 40% fragili, si uniscono per dare vita ad un gruppo che consentirà a entrambe le realtà di essere più radicate nel territorio ed efficaci nel raggiungere i propri obiettivi di responsabilità sociale.

Dall’unione di “L’Orto botanico” di Fiorenzuola d’Arda (Pc) e “Biricc@” di Parma nasce B-coop, presentata questa mattina in conferenza stampa, alla presenza del sindaco di Fiorenzuola, Romeo Gandolfi, dell’assessore alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, del presidente di Legacoop Emilia Ovest, Edwin Ferrari, dai presidenti delle cooperative fondatrici Giancarlo Anghinolfi e Fabrizio Ramacci e dal coordinatore del gruppo Domenico Altieri

“Perché Bcoop? Perché due volte cooperativa, perché i protagonisti sono due cooperative sociali di tipo B, perché B sta per Benefit per la nostra Comunità – introduce Altieri -. Le nostre cooperative, che hanno come mission l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio sociale e a rischio emarginazione, stanno creando le condizioni per una proficua collaborazione che consentirà a entrambe di essere più radicate nel territorio ed efficaci nel raggiungere gli obiettivi di responsabilità sociale.” Biricca opera da vent’anni nei servizi di lavanderia, pulizia e panificazione, l’Orto Botanico da trenta nell’igiene ambientale, nella raccolta dei rifiuti e nella manutenzione del verde. Insieme danno lavoro a oltre 250 persone (di cui il 40% appartenente a categorie svantaggiate) generando quasi 10 milioni di fatturato.

“La lettera B è spesso vista come una seconda posizione – dichiara Giancarlo Anghinolfi, presidente di Biricca e direttore generale di Proges -, ma non nel mondo cooperativo. La cooperazione di tipo B non fa assistenza, ma con i suoi inserimenti lavorativi dà valore alle persone fragili perché esse acquisiscono una funzione operativa. Vogliamo valorizzare la filiera agroalimentare, la terra e il pane, e sviluppare le altre attività per consolidare economicamente il patrimonio di valori che abbiamo maturato. Non chiediamo alle Istituzioni pubbliche delle sovvenzioni ma di aiutarci a essere imprenditori nel mercato e di confrontarci con le imprese a 360°. Il privato sta rispondendo bene e noi lo stiamo aiutando a ripensare il prodotto in chiave sociale. Vogliamo strutturarci sempre di più perché i nostri soci hanno bisogno di cooperative radicate e solide.”

“Vogliamo mettere insieme servizi e strategie di sviluppo commerciale, crescere nei mercati tradizionali e nuovi per offrire sempre più opportunità – prosegue Altieri -. Vogliamo valorizzare le nostre specifiche vocazioni nella filiera agroalimentare: l’agricoltura sociale di Orto Botanico e i suoi vivaio e fondo agricolo di Alseno, i forni di Biricca a Ranzano e Piacenza. Le due coop si distinguono anche perché entrambe sono attive nelle carceri: nell’istituto di Piacenza sono prodotte fragole e miele, in quello di Parma Biricca aprirà presto una lavanderia.”

“Giudico ottimo il progetto oggi presentato. Ho sempre riscontrato in Orto Botanico collaborazione, disponibilità e professionalità nella gestione servizi che gli abbiamo affidati. E’ un’unione che però mantiene le autonomie delle due cooperative a vantaggio della snellezza operativa” – aggiunge Romeo Gandolfi, sindaco di Fiorenzuola. “Bcoop può essere considerato un modello per altre realtà. Il gruppo paritetico è una scelta strategica, non una modalità per accrescere requisiti per partecipare a un bando. Non è una scelta frequente. L’associazione che rappresento è orgogliosa di questa iniziativa” dichiara Edwin Ferrari, presidente di Legacoop Emilia Ovest.

Per l’assessore regionale Vincenzo Colla “Bcoop è un’iniziativa che sta pienamente nel ruolo della cooperazione di dare risposte sociali e creare lavoro e coesione sociale. E’ un’operazione di sistema che guarda all’area vasta di Parma-Piacenza, e consentirà di rapportarsi con le Istituzioni e con le possibilità di finanziamento dedicato alla cooperazione di tipo B”. “Non è una fusione, ma una stretta collaborazione che porterà a un piano strategico comune, oltre che a diminuire le spese generali considerato che alcune attività saranno svolte in modo unitario” specifica Fabrizio Ramacci, presidente di Orto Botanico. “Raggiungiamo una dimensione importante tanto come numero di persone impiegate quanto come fatturato prodotto. Il momento difficile della pandemia ci ha spinto ad accelerare il processo”.

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