“Nonostante le rassicurazioni, in Emilia Romagna non scende la curva del contagio”

“Mi chiedo se la Giunta regionale, il suo Presidente Bonaccini, l’Assessore alla Sanità Donini e tutti i componenti della maggioranza vivano in un mondo reale”.

Se lo chiede il consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) commentando le preoccupazioni che sempre più frequentemente e apertamente vengono espresse dai vertici delle varie Asl del territorio regionale. “Ultime in ordine di tempo – prosegue Tagliaferri – ho letto con sgomento le dichiarazioni del neo Direttore Generale dell’Ausl di Bologna Paolo Bordon. Tra le preoccupazioni per i posti in terapia intensiva e subintensiva che si vanno esaurendo e la scarsa fiducia che trapela sulla consegna regolare e continuativa dei vaccini, viene da chiedersi chi, tra Bordon e i vertici regionali, viva in una dimensione parallela, ma credo che la risposta sia fin troppo facile da trovare”.

Tagliaferri trova “evidenti discrasie” tra le analisi del numero uno di una Ausl così importante come quella bolognese e le dichiarazioni rassicuranti che profonde ad ogni piè sospinto l’Assessore Donini. “Sia chiaro – conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – non voglio metter in campo alcuna speculazione, riconosco alla Regione di essersi mossa con una certa lungimiranza nei mesi scorsi, ma ora il livello di sicurezza raggiunto non mi pare che venga implementato di pari passo con una curva di contagi che non accenna a diminuire. Mi pare che Donini e Bonaccini si stiano concentrando solo e unicamente sulle misure di prevenzione e sulla capacità di processazione dei tamponi, mentre da diverso tempo a questa parte non sento alcun cenno sull’ulteriore potenziamento del sistema sanitario”.

Tagliaferri, che nelle prossime ore presenterà una specifica interrogazione in materia, si chiede “se l’ottimismo mostrato dai vertici regionali sia di facciata o reale” e comunque giudica “inevitabile ma estremamente preoccupante” l’annuncio fatto da Bordon su “un’ulteriore riduzione dell’attività ordinaria” per improvvisare un ulteriore potenziamento dei reparti di cura Covid.

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