Piacenza forte e fragile davanti al Covid, Diocesi e la Ricerca organizzano corsi per affrontare il lutto

“Piacenza è stata una città forte nella pandemia, dando prova di grande generosità e mettendo a disposizione tante risorse. Ma c’è un altro tipo di fragilità a cui ora dobbiamo dare risposta: al dolore di chi sta ancora affrontando un lutto e a chi, nel mutato contesto delle relazioni sociali imposto dalla pandemia, si occupa dei propri familiari malati in solitudine. E’ un bisogno reale, e darvi risposta è un gesto di carità, diverso forse dall’offrire un pasto, una borsa viveri, una doccia calda. Ma è altrettanto tangibile”.

Paolo Cignatta, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale della Salute della Diocesi di Piacenza ha presentato così, insieme a Itala Orlando, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale della Salute, e a Anna Papagni, responsabile gruppi AMA dell’Associazione La Ricerca, i due percorsi di sostegno riservati appunto all’elaborazione del lutto e ai cosiddetti caregiver, ossia a chi si occupa dell’assistenza di familiari e conoscenti. I corsi inizieranno il 10 febbraio e si terranno in alcune parrocchie della città – Sant’Antonino e San Giuseppe Operaio (elaborazione del lutto) e Preziosissimo Sangue (caregiver) – e della provincia (Fiorenzuola e Castelsangiovanni), previo colloquio con la dottoressa Papagni. Sono aperti a tutti, credenti e non credenti, e sono gratuiti.

Gli incontri, strutturati come gruppi di auto mutuo aiuto, saranno condotti dagli operatori dell’Associazione La Ricerca. Due, come detto, le tipologie: “Abbi cura di me” è il percorso di ascolto e condivisione per caregiver, per informazioni è possibile prendere contatti con l’Associazione La Ricerca telefonando o inviando un sms o una email a: Anna Papagni cell. 348/8557985, annapapagni@laricerca.net. Il secondo percorso è “Avrà i tuoi occhi”, percorso di elaborazione del lutto attraverso le sue varie fasi. Anche in questo caso per informazioni è possibile prendere contatti con l’Associazione La Ricerca telefonando o inviando un sms o una email a: Anna Papagni cell. 348/8557985, annapapagni@laricerca.net.

IL PROGETTO – “In questi mesi chi ha affrontato un lutto non ha potuto avere a disposizione i modi abituali per affrontare questa esperienza – spiega Itala Orlando -, perché non si sono potuti svolgere i funerali e sono state limitate anche le possibilità di incontro. Grazie a questi gruppi di auto – mutuo aiuto verrà offerto uno spazio e un luogo in cui potersi confrontare, dare un senso al dolore che si è vissuto e condividerlo”. “Il lutto negli ultimi tempi è diventato un fatto privato, ma ha in realtà una dimensione condivisa: il gruppo ha una dimensione sufficientemente protetta per poter parlare di sé e trovare sostegno nel racconto dell’altro”.  Lo stesso vale per il percorso di sostegno dei caregiver. “In alcune famiglie c’è chi è impegnato nell’assistenza dei propri familiari 24 ore su 24 – continua la dottoressa Orlando -, attività molto stressante e pesante; crea degli stati di frustrazione in cui si ha l’impressione di dare tanto e di non ricevere altro se non la fatica di stare vicino a chi soffre. La famiglia è un pezzo importante del welfare e va sostenuta”.

“Vivere il lutto ti cambia la vita, è come essere travolti da un fiume in piena in cerca di qualcosa a cui aggrapparsi – racconta Anna Papagni -, attraverso gli incontri che verranno promossi si avrà la possibilità di condividere lo stesso problema, trovando trovare sollievo e solidarietà. È un’occasione importante, per potersi raccontare in un clima di fiducia e di riservatezza. Lo stesso vale per chi è impegnato nel fornire assistenza e cura ai propri familiari: condividere non solo esperienze ma anche informazioni utili. L’unico requisito per la partecipazione è un colloquio preliminare con me, per poi accedere a questi incontri che vedranno la partecipazione al massimo di 8-10 persone e saranno condotti dai facilitatori dell’associazione La Ricerca”.

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