Recovery Fund, Rancan (Lega) contro Bonaccini “Basta proclami, ad oggi nessun progetto in Regione”

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“Basta con i proclami per guadagnare i titoli di giornale. Bonaccini la smetta di raccontare che in Emilia-Romagna arriveranno molti miliardi perché, ad oggi, nessun progetto per il Recovery Fund è partito da Bologna per i palazzi del Governo centrale”.

Così il capogruppo della Lega ER, il piacentino Matteo Rancan, durante il question time, ha replicato al sottosegretario Davide Baruffi che “ha spiegato come non sia stata data alle Regioni, da parte del governo, possibilità di presentare progetti o di avere voce in capitolo”. “Credo che a questo stato di difficoltà abbiano concorso non poco le turbolenze all’interno del Governo e della sua maggioranza” ha spiegato Baruffi all’assemblea proprio nel giorno in cui il Presidente del Consiglio chiede la fiducia al Senato.

“La Lega – si legge in una nota del Carroccio – , lo scorso novembre aveva presentato una richiesta di accesso agli atti per verificare lo stato di fatto circa le progettualità eventualmente avanzate da via Aldo Moro per l’utilizzo dei fondi europei. Dalla risposta ricevuta soltanto il 13 gennaio si scopriva che la Regione non aveva ancora inviato alcun documento al Governo sull’utilizzo delle risorse legate al Next Generation Eu”. Per Rancan “non solo è paradossale, ma fa indignare” che il presidente della Regione lo scorso novembre dichiarasse: “Il Recovery Fund è una grande occasione, mi aspetto molto da questo strumento. Come Regione siamo già pronti a presentare progetti e buona parte vertono dentro il tema della crescita sostenibile perché sono convinto che dobbiamo trasformarla in opportunità di lavoro e per le imprese”, “mentre oggi – dice il leghista – scopriamo che, in realtà, l’Emilia-Romagna non ha ancora presentato alcun progetto”.

“Si tratta – continua Rancan – di progetti che altre regioni hanno invece già inviato al Governo. Siamo di fronte a una doppia negligenza colossale: la prima connessa al dato di fatto che Bonaccini non ha mai coinvolto l’opposizione nella discussione sui fondi europei; la seconda all’ingiustificabile inerzia che sta caratterizzando il suo governo”. “Un’inerzia, quella sui Next Generation Eu, aggravata dal ritardo con cui si sta muovendo rispetto alle altre regioni, Lombardia e Veneto su tutte. Regione Lombardia ha già inviato i propri progetti dettagliati (sono 34 e riguardano: digitalizzazione; transizione verde; rigenerazione urbana e attrattività del territorio) alla Conferenza Stato-Regioni; mentre il Veneto ha addirittura già pubblicato i progetti sul Bollettino Ufficiale (Bur), raccolti in un volume di 460 pagine che individua 13 macro-progetti, suddivisi in 155 progetti singoli” ha concluso l’esponente del Carroccio.

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