“Sanità e infrastrutture: il 2021 di Piacenza deve ripartire da qui”

Un anno segnato dal covid, il 2020, che ha fatto rivedere l’agenda politica di istituzioni e politici.

Non fa eccezione Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale piacentino di FdI, che ha illustrato il bilancio della sua attività negli ultimi 12 mesi alla comunità di Piacenza, di cui è rappresentante a Bologna. “Il 2020 non è stato sicuramente un anno facile. La pandemia e la successiva crisi economica hanno profondamente lacerato il nostro territorio; molti di noi hanno perso amici, familiari o conoscenti, molte attività sono state messe a dura prova mentre altre, purtroppo, hanno definitivamente chiuso. Per questo, e per tutto ciò che ne è conseguito, quest’anno la mia attività come consigliere regionale è stata decisamente più intensa del solito: era necessario rimboccarsi le maniche per dare risposte alle tante domande ed incertezze dei nostri concittadini e del nostro territorio provinciale”.

“Un interessamento costante verso il settore della sanità ha caratterizzato gran parte della mia attività ispettiva in Regione – spiega -. A partire dal nuovo ospedale di Piacenza, tema che mi sta particolarmente a cuore e per cui ho costantemente intrattenuto un dialogo costruttivo, ma mai subordinato, con l’istituzione regionale e con l’amministrazione comunale di Piacenza, che ringrazio, a cui ho chiesto e chiedo tempi ragionevoli e lavori ben fatti nell’interesse di tutto il territorio provinciale. Questa pandemia ha messo in luce anche l’importanza di una medicina territoriale efficiente e capillare, dai territori di pianura fino al nostro appennino. Per questo mi sono fermamente opposto alla chiusura notturna dei pronto soccorso di Fiorenzuola e Castelsangiovanni e mi sono battuto, e continuerò a farlo, per il ritorno del medico H24 nel punto di primo intervento di Farini: la nostra montagna ha bisogno di servizi per sopravvivere e tornare ad essere terreno fertile per famiglie e imprese”.

“Ho chiesto anche attenzione verso i nostri Operatori Socio-Sanitari, attraverso l’istituzione di un apposito albo. Queste persone sono state in prima linea durante tutta la pandemia; troppo facile chiamarli eroi, tanto le parole non costano nulla, cosa diversa è invece mostrare di esserci. Nelle azioni di ogni giorno. Al di là della lotta al Covid ma sempre in tema sanitario, segnalo che, grazie ad una mia proposta, che ha trovato d’accordo anche gli altri consiglieri piacentini, siamo riusciti a dare una svolta alla cura del tumore al seno in Emilia Romagna introducendo il test genomico: una battaglia a favore delle donne che non ha colore politico”.

“Ho poi lavorato in maniera costante anche sul versante delle infrastrutture – prosegue -: in primis ho seguito con attenzione la vicenda della tangenziale di San Giorgio, inaugurata quest’anno dopo anni di lavori, grazie anche a miei continui e puntuali solleciti contro le ingiustificate lungaggini burocratiche che per troppo tempo hanno ostacolato la realizzazione di quest’opera. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per il territorio provinciale che da sempre ho sostenuto e per cui mi sono speso con particolare interesse sia nella veste di consigliere regionale che in quella di sindaco di San Giorgio. Un altro importante risultato raggiunto, grazie alla collaborazione con la Provincia di Piacenza e con la sua Presidente Patrizia Barbieri, è stato l’avvio dell’iter di realizzazione della rotonda di Case Nuove: è stata una lunga e faticosa lotta condotta da Sindaco e proseguita dal mio successore Donatella Alberoni e da tutta l’Amministrazione Sangiorgina per ottenere il rifinanziamento e poi la riprogettazione di quest’opera”.

“Inoltre sono stato il primo a battersi (e continuerò a farlo) anche per la riattivazione della tratta ferroviaria Piacenza – Cremona per dare risposte concrete e fattive ai tantissimi pendolari piacentini che trarrebbero un sicuro beneficio da questo ripristino. Ho seguito con attenzione anche le vicende legate al crollo del Ponte Lenzino in Alta Valtrebbia: sono stato tra i primi a sostenere i Sindaci del territorio manifestando l’assurdità nella ricostruzione del ponte sul tracciato  preesistente: la montagna ha bisogno di infrastrutture nuove e robuste, non di ponti – museo”.

“Il 2020 è stato un anno nero per le nostre aziende, soprattutto perché oltre alle conseguenze della pandemia si sono aggiunte scelte da parte del Governo e della Regione spesso prive di fondamento. Ho continuamente chiesto un vero sostegno alle attività penalizzate dal Covid, un alleggerimento del carico fiscale e soprattutto regole chiare e precise a tutela tanto dei cittadini quanto degli imprenditori. Quando è stato il momento, sono sceso in piazza a fianco del mondo della ristorazione e dello sport portando la voce di questi imprenditori in Regione”. “Nonostante tutto – conclude -, Piacenza si sta risollevando. Il mio augurio ai cittadini è quello di passare un 2021 migliore nella certezza che sarò sempre al loro fianco per difendere gli interessi del nostro territorio”.

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