Test e quarantena per poter viaggiare nell’Ue, anche l’Emilia in zona “rosso scuro”?

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Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna (anche se dalla Regione arriva una smentita) e Veneto, insieme alla Provincia autonoma di Bolzano, sarebbero le tre regioni italiane a colorarsi di “rosso scuro” e ad essere sottoposte all’obbligo di test e quarantena per poter viaggiare nell’Ue.

E’ quanto emerge – come riportato dall’Ansa – da una prima simulazione sugli ultimi dati raccolti dall’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), risalenti al 17 gennaio scorso, e in base ai quali è stata disegnata la nuova mappa del contagio in Europa mostrata in anteprima dal commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders durante la conferenza stampa di lunedì 25 gennaio. Per chi proviene dalle zone “rosso scuro”, gli Stati devono prevedere un test prima della partenza e una quarantena all’arrivo. “Dieci-venti Paesi Ue” presentano zone ad alto rischio che passano nella categoria ‘rosso scuro’: tra questi ci sono ampie zone del Portogallo e della Spagna e alcuni territori in Italia, Francia, Germania e Paesi scandinavi, ha spiegato Reynders. “La nuova categoria” di rischio “si applica alle aree in cui il tasso di notifica delle infezioni di 14 giorni è di 500 o più”.

La Commissione Ue – scrive sempre l’Ansa – propone che tutti i viaggi non essenziali siano “fortemente scoraggiati finché la situazione epidemiologica non sia migliorata considerevolmente”. Ciò riguarda specialmente le zone in ‘rosso scuro’. “Visto che la capacità di test è aumentata, gli Stati dovrebbero usare di più i test pre-partenza anche nelle aree arancioni, rosse o grigie”, scrive la Commissione nella sua proposta che aggiorna le regole sui viaggi. Chi rientra nel proprio Stato di residenza “dovrebbe invece poter fare il test appena arrivato”. Le indicazioni non si applicano ai transfrontalieri, che per lavoro o motivi di famiglia passano i confini molto spesso, e ai lavoratori del settore dei trasporti.

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