Vaccini covid, arrivato un terzo delle dosi. Ausl rivede il piano “Priorità ai richiami”

Mancano i vaccini anti covid, l’Ausl di Piacenza rivede il piano di somministrazione delle dosi.

“Questa situazione ci mette molto in difficoltà, come in tutta la Regione, nel riuscire a garantire le due priorità: la seconda dose per chi è stato vaccinato, per non comprometterne l’efficacia, e la vaccinazione degli ospiti e degli operatori delle Cra – dice il direttore generale dell’Ausl, Luca Baldino illustrando il report settimanale sull’andamento dei contagi -. Per questo motivo sono state sospese le prime vaccinazioni, con l’unica eccezione degli ospiti delle Cra, diamo la priorità solo ai richiami. Si tratta di una sospensione temporanea, non appena verranno ripristinate le forniture programmate, l’azienda riprenderà a pieno regime con le vaccinazioni della prima fase”.

Per dare un’idea della situazione, a Piacenza sarebbero dovute arrivare oggi, 19 gennaio, 3300 dosi. Ne dovrebbero arrivare, nella giornata di domani, 1100. Vale a dire un terzo. “La criticità maggiore che abbiamo al momento riguarda i vaccini – evidenzia Baldino – e ancora non sappiamo quante dosi ci verranno assegnate dalla prossima settimana. Le attività dell’azienda riguardo alla fase 2, ossia all’avvio della vaccinazione di massima, proseguono, con l’allestimento del nuovo punto vaccinale a Piacenza, nell’ex arsenale, così come a Castelsangiovanni (nel Palacastello a fianco della via Emilia, ndr). Stiamo cercando una soluzione per Fiorenzuola e verranno allestiti dei punti da hoc anche a Bettola e a Bobbio”.

Finora nel piacentino sono state somministrate complessivamente 8.072 dosi, 1.153 interno delle strutture residenziali per anziani.

RANCAN (LEGA): “RALLENTAMENTO CAMPAGNA VACCINALE DANNO PER TUTTI” – “Più che un problema la mancata consegna a Piacenza, oggi, dei vaccini da parte di Pfizer, che ha imposto lo stop alla vaccinazione degli operatori sanitari, è un vero disastro. I ritardi nella consegna delle dosi comportano infatti il rallentamento della campagna vaccinale e potrebbero indurre all’allungamento dell’intervallo nella somministrazione tra prima dose e richiamo”.

Così il capogruppo della Lega in Regione, il piacentino Matteo Rancan, questo pomeriggio in assemblea legislativa in contemporanea alla diffusione della notizia da parte del direttore generale Ausl Luca Baldino. “Lo slittamento delle tempistiche dell’immunizzazione avviata mette a rischio tutti coloro che, ogni giorno, operano in prima linea presso le nostre strutture sanitarie, oltre a comportare il possibile allungamento dei tempi di uscita dalla pandemia. Una prospettiva drammatica per la nostra economica, già stremata da lockdown a ripetizioni e mai adeguatamente ristorata dal governo centrale. Ma la cosa più grave è che quanto avvenuto oggi a Piacenza è l’ennesima dimostrazione concreta di come questo governo non sia stato capace di predisporre un piano vaccinale serio né, tantomeno, credibile” conclude Rancan.

“Dopo la propaganda dei giorni scorsi, secondo la quale l’Italia stava facendo meglio di tutti in Europa, oggi arriva la doccia fredda: siamo stati tagliati fuori da parte delle forniture – insiste il senatore leghista Andrea Ostellari, commissario del partito in Emilia – Il Commissario Arcuri ha gestito direttamente il sistema dell’approvvigionamento: ora spieghi il perché dello stop e come intende procedere per evitare che il lavoro fatto sia stato inutile”.

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