Vaccino Covid, Tagliaferri (Fdi) “Troppi ritardi, basta slogan ora fatti concreti”

Fare chiarezza sul piano vaccinale e prevedere un meccanismo di prenotazione giornaliera delle dosi di vaccino in avanzo, al fine di garantirne una distribuzione equa.

Lo chiede il consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia durante il question time, mettendo in guardia l’assessore regionale Raffaele Donini su eventuali ritardi nella consegna dei vaccini e abusi riguardo agli elenchi di somministrazione prioritaria. “I numeri delle vaccinazioni in Emilia-Romagna sono consistenti, siamo fra le prime regioni in Italia per numero di dosi somministrate e seguiamo in modo stringente le indicazioni del piano vaccinale nazionale in accordo con la struttura commissariale”, ha rassicurato Donini. “La priorità a oggi è stata vaccinare tutto il personale sanitario e socioassistenziale, insieme ai degenti delle strutture per anziani, così da rendere al più presto ospedali e strutture sanitarie luoghi Covid-free. A febbraio sarà pronto il piano regionale per la campagna vaccini più massiva per il resto della popolazione”.

Il consigliere, però, dissente sui numeri: secondo i dati aggiornati al 12 gennaio 2021, risultano somministrate 718.797 dosi di vaccino, delle quali oltre 100 mila a personale non sanitario. Questo, per Tagliaferri, “senza alcun diritto” sulle fasce prioritarie indicate dal piano vaccinale del ministero della Salute. “Intanto si apprende dalla stampa che le priorità indicate troppo spesso sarebbero state ribaltate, al punto che i carabinieri del Nas stanno acquisendo in diverse regioni l’elenco dei vaccinandi, per accertare che non ci siano stati abusi tali da configurare fattispecie di reato”. Tagliaferri ha poi puntato il dito contro i ritardi nella consegna delle dosi da parte di Pfizer: “sono stati segnalati a Piacenza e Bologna, dunque serve più supervisione”.

“Se ci dovessero essere irregolarità, monitoreremo con grande attenzione”, rimarca Donini. “Nei numeri del personale non sanitario vaccinato rientra anche il personale tecnico e amministrativo di ospedali e strutture sanitarie, proprio nell’ottica di rendere questi presidi completamente Covid-free”.

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