Bonaccini: “Sarà un marzo molto difficile” Non esclusa la chiusura delle scuole dalle elementari

”Sarà un marzo molto difficile. La terza ondata che ha già colpito la Germania, l’Inghilterra, la Francia, sta colpendo una parte d’Italia, tra cui l’Emilia-Romagna”.

Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, durante un collegamento alla trasmissione ‘Non è la D’Urso’ su Canale 5. ”Io ho il dovere di prendere decisioni. Siamo qui per ascoltare, per discutere con tutti. Ma la politica, in primo luogo, di fronte ai problemi e ai drammi, ha il dovere di decidere. E quindi saremo pronti a ogni restrizione per tutelare le persone e far riabbassare la curva che sta risalendo in maniera molto pesante e poi per avere primavera e estate che possa andare in maniera migliore”.

“Abbiamo un’esplosione dei contagi” tra i giovanissimi e ”non era mai successo, da un anno a questa parte” – ha aggiunto.”Per la prima volta è ricoverata in terapia intensiva, a Bologna, grave, una undicenne. Io non ho dormito la notte”. I bambini e i giovanissimi ”per la gran parte non hanno problemi gravi, ma vanno a casa e contagiano i familiari. In Emilia-Romagna abbiamo il ritorno in maniera robusta di ricoverati in terapia intensiva e reparti covid. Io ho sempre difeso la scuola, ma ho il primo dovere di tutelare la salute delle persone”.

Affrontando il tema delle nuove misure proposte dal Comitato Tecnico Scientifico, Bonaccini ha spiegato: ”Una delle novità dovrebbe essere che nelle zone rosse si chiude dalle scuole elementari e non più solo dalla prima media alle superiori. E anche in zone arancioni dove il contagio è molto alto, sopra i 250 contagi su 100mila abitanti, e dove la trasmissione nell’ultima settimana è molto elevata, si possono prendere decisioni”, come è successo in alcune zone ‘arancione scuro’: anche qui si potranno chiudere le scuole dalle elementari in poi”.

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