Confronto Regioni-Governo “Misure comunicate a inizio settimana”
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Una forte accelerazione sul piano vaccini, la revisione dei criteri per l’assegnazione delle fasce e una valutazione preventiva sull’impatto delle varianti.
Sono alcuni dei temi affrontatati nella mattinata durante la riunione tra la Conferenza delle Regioni coi ministri per gli Affari regionali e le autonomie Maria Stella Gelmini e della Salute Roberto Speranza. Il presidente della Conferenza e dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini riferisce che c’è “la disponibilità a far lavorare il gruppo tecnico per la revisione dei criteri e dei parametri per la definizione della colorazione delle diverse fasce di rischio”.
Nella sua relazione in Parlamento il Ministro della Salute Roberto Speranza aveva specificato mercoledì che il governo non intende scostarsi dalla linea di rigore anche nell’imminente nuovo Dpcm, con le restrizioni prorogate fino a Pasqua e nessun abbassamento della guardia. Non cambierà la divisione in zone di rischio e verrà implementata la possibilità di creare zone rosse limitatamente a quei territori nei quali la curva epidemiologica, la situazione degli ospedali e l’insorgere delle varianti desteranno allarme.
“Abbiamo chiesto che questo avvenga sin dalle prossime ore – precisa Bonaccini – e che questi lavori arrivino a conclusione nei prossimi giorni. Il Governo si è poi impegnato a garantire la comunicazione delle misure all’inizio della settimana e non più, come accaduto finora, nel weekend. Abbiamo poi apprezzato l’impegno ad una concomitanza piu’ stringente fra provvedimenti restrittivi e l’azione per indennizzi e ristori. Positiva anche l’intenzione manifestata dai ministri Gelmini e Speranza a estendere i ristori anche laddove le restrizioni siano introdotte con ordinanze regionali assunte d’intesa col ministero della Salute. Su questo punto, che avevamo posto da tempo, attendiamo pero’ un riscontro positivo anche dal Ministero dell’Economia”
Sul piano vaccini Bonaccini ha posto il tema del recupero dei ritardi dovuti ai tagli nella distribuzione, “facendo tutto il possibile anche in ambito europeo e coinvolgendo e responsabilizzando ancor più i medici di medicina generale dopo il recente accordo”. “A fronte di una possibile terza ondata, dovuta in particolar modo alla maggiore contagiosità delle varianti – ha sottolineato il presidente – che sembra colpire in particolare i giovani, abbiamo la necessità di avere dati certi e previsioni d’impatto per concordare un’azione congiunta in settori fondamentali per la vita delle famiglie e delle comunita, come la scuola”.
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