I cavalli del Mochi nel nuovo libro di Tomaso Montanari, presentazione in diretta streaming

Tomaso Montanari presenta giovedì 4 febbraio a partire dalle ore 12 il suo volume “Capolavori fuori centro – I cavalli di Piacenza di Francesco Mochi”, edito per i tipi di Skirà con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e in collaborazione con il Comune di PIacenza. L’evento si tiene in diretta streaming sul sito www.lafondazione.com. Partecipano il sindaco Patrizia Barbieri, il presidente della Fondazione Massimo Toscani e Corrado Azzollini per la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza.

IL LIBROI monumenti equestri farnesiani di Francesco Mochi – si legge nella presentazione del volume – sono uno straordinario esempio di “patrimonializzazione”, cioè di ingresso di capolavori d’arte dell’antico regime nel patrimonio storico e artistico dell’Italia costituzionale e democratica. Una folta documentazione permette di ricostruire in dettaglio la genesi delle opere, sia da un punto di vista delle dinamiche della committenza dinastica e di quella civica, sia da quello del lavoro artistico e delle vicende legate alla fusione dei bronzi. L’orgogliosa libertà di Francesco Mochi esce ben leggibile da questa nuova ricostruzione. Un rinnovato esame delle opere – unico capolavoro in bronzo di un grande marmoraro unico capolavoro della scultura protobarocca “fuori centro”, ovvero fuori di Roma – permette nuove acquisizioni critiche, specialmente nella lettura delle complicate, ricchissime allegorie del basamento del Ranuccio Farnese, che riacquistano una comprensibilità mai raggiunta dagli studi condotti fino a oggi. Il volume si avvale inoltre dei contributi di Anna Còccioli Mastroviti, sulle operazioni di restauro dei due monumenti nel corso degli ultimi due secoli, e di Marcello Spigaroli, sull’utilizzo della piazza che li ospita, e a cui danno nome, in senso scenografico e teatrale.

Tomaso Montanari (Firenze 1971), normalista, è professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università per Stranieri di Siena, dopo aver insegnato all’Università di Napoli Federico II e a quella di Roma Tor Vergata. Autore di numerose pubblicazioni, ha vinto il Premio Giorgio Bassani di Italia Nostra per il giornalismo in difesa del patrimonio culturale. Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Commendatore «per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio». Scrive sul Fatto Quotidiano e sul Venerdì di Repubblica.

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