In Italia matrimoni in calo, ma non a Piacenza: nel 2019 le unioni crescono dell’11%

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Crollo dei matrimoni in Italia (-6%) ma a Piacenza si viaggia in controtendenza e ci si sposa di più. I dati riportati da Istat si riferiscono al 2019, anno ancora al riparo dagli effetti dell’emergenza Covid.

Se a livello nazionale si è infatti passati dalle 195.778 unioni del 2018 alle 184.088 del 2019, nella nostra provincia si è registrato un incremento rispetto agli ultimi due anni: nel 2017 le cerimonie erano state 881, scese a 834 nel 2018; mentre nel 2019 sono state ben 91 in più (925), con una crescita percentuale del 10,9 %. E’ quanto emerge dal tradizionale rapporto Istat su “Matrimoni, Unioni Civili, Separazioni e Divorzi” con dati relativi al 2019. Si mantiene stabile, stavolta in linea con il quadro nazionale, la preferenza per le unioni civili su quelle religiose. A Piacenza nel 2019 sono state 587 le prime, mentre solo 338 le seconde.

L’aumento dei matrimoni nella nostra provincia è attestato anche dal fatto che Piacenza è prima in Emilia Romagna per quoziente di nuzialità (pari a 3,2), dato ricavato dal numero di celebrazioni ogni mille abitanti.

IL CONTESTO NAZIONALE – Il report Istat (SCARICA IL DOSSIER COMPLETO) mette in evidenza come nel 2019 siano stati celebrati in Italia 184.088 matrimoni, 11.690 in meno rispetto all’anno precedente (-6,0%). Il calo riguarda soprattutto i primi matrimoni. Scendono anche le seconde nozze o successive (-2,5%) ma aumenta la loro incidenza sul totale: ogni 5 celebrazioni almeno uno sposo è alle seconde nozze. I divorzi diminuiscono leggermente (85.349, -13,9% rispetto al 2016, anno di massimo relativo) dopo il boom dovuto agli effetti delle norme introdotte nel 2014 e nel 2015 che hanno semplificato e velocizzato le procedure. Pressoché stabili le separazioni (97.474).

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