“Inopportuni ritardi e confusione nella campagna vaccinale per il personale della scuola”

“Inopportuni ritardi e confusione nella campagna vaccinale per il personale della scuola”. Lo afferma Giovanni Zavattoni, segretario Flc Cgil di Piacenza.

Il caos nelle comunicazioni che ha segnato l’avvio della campagna, dice il sindacalista “non giova a nessuno. Molti docenti, chiamando i propri medici di base hanno ricevuto notizie differenti: c’è chi prende i nominativi e mette in lista di attesa, c’è chi afferma di non sapere nulla, c’è chi dice che non effettuerà il vaccino. Non vi sono certezze e criteri. Tutto procede in modo confuso e frastagliato, per non parlare dello stop alle prenotazioni in farmacia (poi riprese nella giornata del 26 febbraio, come comunicato da Federfarma Piacenza, ndr)”.

“Non possiamo permetterci una regia caotica – ribadisce Zavattoni – il personale tutto necessita di informazioni ufficiali, e non di stop, rinvii. Non sono palesi i criteri e le modalità condivise che devono portare il personale dell’Emilia Romagna alla vaccinazione. La campagna mediatica non può essere simbolica, altrimenti si producono inutili aspettative e attese e si lasciano i lavoratori della Scuola nel disorientamento generale, soprattutto i lavoratori più esposti (insegnati della scuola dell’infanzia, docenti di sostegno e personale fragile)”.

“In molte regioni la campagna vaccinale del comparto scuola è già partita e prosegue regolarmente. Pertanto, chiediamo un’informazione chiara e univoca sulle procedure per le vaccinazione. Peraltro una fetta del personale rimarrà esclusa dalla vaccinazione: i lavoratori con patologie e quelli over 65. A questi lavoratori il vaccino scelto, che è Astrazeneca, non può essere somministrato e dunque dovranno attendere chissà per quanto tempo che gli sia data la possibilità di lavorare in sicurezza. Segnaliamo inoltre che all’interno delle scuola opera anche il personale delle mense, che risulta attualmente escluso dalla campagna”.

“Nonostante le criticità emerse, auspichiamo che questa prima fase della campagna possa essere conclusa nel più breve tempo possibile, anche alla luce dei dati di contagio che paiono inevitabilmente destinati alla crescita, come osserviamo in queste ultime ore. E’ vero che in una situazione generale di complessità crescente e diffusa è necessario armarsi di pazienza. Ma riteniamo che la Regione Emilia Romagna – sottolinea Zavattoni – avrebbe dovuto adoperarsi sul piano organizzativo prima che su quello mediatico, evitando di definire e comunicare date e modalità di attivazione delle procedure, senza aver preventivamente predisposto un’adeguata formazione per i medici di base e una organizzazione capillare delle stesse”.

“Il mondo della scuola non può rimanere nell’incertezza per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid. È urgente adesso più attenzione per tutto il personale che è in classe e al quale era stato promesso un rientro in sicurezza. Incertezza e confusione in periodo di pandemia sono ancora più dannose, per questo chiediamo informazioni chiare. Il personale scolastico ha capito che l’unica strada per ritornare ad una normale operatività sono i vaccini”.

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