Obbligo di vaccinazione e licenziamento del lavoratore, webinar della Cisl
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Poche cose sono così vicine all’idea di sindacato come la vaccinazione. Perché si tratta, con questa pratica, di tutelare se stessi e chi ci è vicino. E chi non vuole fare la vaccinazione? È possibile che il lavoratore che rifiuta di vaccinarsi possa venire licenziato?
Di questo si è parlato nel webinar promosso da Cisl Parma Piacenza, nella giornata del 5 febbraio, dal titolo: “Vaccinazioni: obblighi e responsabilità”. Introdotto da Michele Vaghini, Segretario Generale Cisl Parma Piacenza, il seminario ha visto gli interventi di Giovanni Piglialarmi Ricercatore presso il Dipartimento di economia Università Modena Reggio, e l’apporto del dottor Walter Catellani, dei Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) di Parma. A coordinare i lavori Claudio Arlati Responsabile dipartimento formazione USR Emilia Romagna, mentre le conclusioni sono state a cura di Ciro Donnarumma, Segretario organizzativo Cisl Emilia Romagna.
È possibile che il lavoratore che rifiuta di vaccinarsi possa venire licenziato? Questa domanda è oggi al centro di un dibattito pubblico alimentato da interventi di noti giuristi che hanno prospettato la possibilità, se non addirittura il dovere, per il datore di lavoro di licenziare il dipendente che rifiuta di vaccinarsi, mentre altri commentatori hanno evidenziato gli aspetti critici di una soluzione di questo tipo. Dal punto di vista sindacale, in assenza di una norma specifica che preveda l’obbligo di vaccinazione per tutti i lavoratori, l’ipotesi del licenziamento è inaccettabile ma è necessario che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità.
In ogni caso, il rischio da evitare è quello di delegare un tema così rilevante per ogni lavoratore agli opinion leader o cadere in semplificazioni che oppongono favorevoli e contrari. Invece ogni singola impresa e ogni lavoratore hanno necessità di sapere esattamente, rispetto al settore in cui operano e alle diversità di mansioni e luoghi di lavoro, il quadro dei diritti, degli obblighi e delle responsabilità su un punto così cruciale per il superamento della emergenza sanitaria. Da qui il bisogno di fare chiarezza, distinguendo caso e caso. A seguito dell’ interessante confronto emerso durante il seminario con le delegate ed i delegati, la Cisl Parma Piacenza auspica che il Governo ed il Parlamento “definiscano in tempi brevi, l’emanazione di una normativa specifica che possa regolare in modo puntuale e preciso, il tema delicato della vaccinazione Covid 19 in ambito lavorativo, individuando le modalità più efficaci e praticabili per la salute dei lavoratori nel rispetto del diritto individuale e della dimensione collettiva del diritto alla salute, e richiama al senso civico tutta la collettività”.
La Cisl Parma Piacenza, rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento a riguardo, invita a contattare gli uffici provinciali del sindacato in via Pietro Cella.
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