Oggi i primi 13 membri del nuovo consiglio della Fondazione, tutti i ballottaggi

Primo passaggio cruciale nella giornata di oggi per il rinnovo dei vertici della Fondazione di Piacenza e Vigevano: il consiglio generale uscente si riunisce infatti per indicare i primi 13 componenti di quello nuovo.

Il cambio degli organismi dirigenti di via S. Eufemia arriva dopo gli otto anni di reggenza di Massimo Toscani, il notaio chiamato nel 2014 a prendere le redini e a riportare l’ordine in una Fondazione sfiancata da uno scontro senza precedenti. Il rinnovo avviene in due momenti: prima la costituzione del nuovo consiglio generale composto da 15 membri (il numero è stato tagliato da 25 a 15 durante il mandato Toscani) e successivamente la nomina da parte del consiglio rinnovato del presidente (che può essere una personalità esterna al consiglio). Il presidente ha poi la facoltà di designare un consiglio di amministrazione (composto da sei a otto persone) con compiti di natura più esecutiva.

Qui si possono trovare le composizioni dell’attuale consiglio generale e del consiglio di amministrazione.

Secondo lo statuto l’elezione del nuovo consiglio generale avviene con un meccanismo alquanto macchinoso, con l’obiettivo di offrire rappresentanza alle diverse articolazioni della società piacentina.

I primi 13 componenti del consiglio generale – il “parlamentino” della Fondazione – vengono nominati da quello uscente scegliendo attraverso un “ballottaggio” delle coppie di contendenti, un uomo e una donna, proposte da ciascuna delle rappresentanze della società piacentina aventi diritto. Senza alcun vincolo di parità di genere nella composizione finale dell’assemblea.

Ecco le coppie indicate, dalle quali uscirà un solo nuovo eletto:

a) coppia di candidati proposta dal Comune di Piacenza: Filippo Giuffrida e Maria Grazia Sabato

b) coppia di candidati proposta dalla Provincia di Piacenza: Luigi Cavanna e Lucia Grilli

c) coppia di candidati proposta dai Comuni della Provinciadi Piacenza, ad eccezione del Comune capoluogo: Fabio Fornari e Cristina Dodici

d) coppia di candidati proposta dalla Camera di Commercio: Luigi Prospiti e Anna Muselli

e) coppia proposta dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio: Ivano Fortunati e Donata Horak

f) coppia di candidati proposta dalla Università Cattolica di Piacenza: Giuseppe Ghittoni e Lavinia Gaia Bulla

g) coppia di candidati proposta dal Politecnico di Milano: Edoardo Favari e Micaela Chiesa

h) coppia di candidati proposta dagli organismi, con sede nella Provincia di Piacenza, iscritti nel registro generale del volontariato della Regione Emilia Romagna e operanti nei settori “socio-assistenziali/attività culturali/valorizzazione dei beni culturali”: Carlo Dallagiovanna e Anita Natali

i) coppia di candidati proposta dalla Associazione La Ricerca, con sede in Piacenza: Matteo Fadini e Tiziana Pisati

l) coppia di candidati proposta dal Conservatorio di Musica “G. Nicolini”, con sede in Piacenza: Mario Magnelli e Maria Augusta Schippisi

m) coppia di candidati proposta dal Comune di Vigevano: Gianni Piccolo e Daniela Boffino

n) coppia di candidati proposta dalla Diocesi di Vigevano: Elena Sisaro e Fabio Ditrani

o) coppia di candidati proposta dagli organismi, con sede in Vigevano, iscritti nel registro generale del volontariato della Regione Lombardia e operanti nei settori “socio-assistenziali/attività culturali/valorizzazione dei beni culturali”: Rossella Buratti e Mauro Cusaro.

Una volta composto il nuovo consiglio generale (votato e approvato dal vecchio consiglio), dovrà cooptare altri due membri a sua discrezione per raggiungere il numero di quindici. A quel punto il plenum dell’assemblea potrà votare il nuovo presidente alla scadenza del mandato di quello attuale, nel mese di maggio. Il nuovo presidente quindi proporrà il consiglio di amministrazione di sua fiducia che dovrà essere votato dal consiglio generale. Una serie di passaggi che portano alla nuova governance della Fondazione, chiamata a operare  – come sta scritto nello statuto – per “amministrare, conservare e accrescere il proprio patrimonio, al fine di perseguire esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo socioeconomico con l’obiettivo – fermi restando compiti e funzioni di sostenere iniziative volte alla promozione del tessuto sociale e culturale in cui essa opera”.

Dal 1991 al 2019 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha distribuito 164,04 milioni di euro. La possibilità di elargire finanziamenti sulla scorta di progetti di welfare, cultura, educazione e ricerca.

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