“Stazione ferroviaria di Sarmato, inaccettabili i tempi biblici per il recupero” 

“Che l’intervento necessario fosse complesso era sotto gli occhi di tutti, ma che solo per addivenire alla progettazione esecutiva occorrano un anno e sei mesi è semplicemente intollerabile”.

E’ la dura nota di Tommaso Foti, parlamentare piacentino di Fratelli d’Italia, a commento della risposta resa dal Governo alla sua interrogazione sull’immobile che ospita la stazione di Sarmato. Foti non ci sta: “Le gravi criticità emerse sull’immobile, nonché la conseguente dichiarazione di inagibilità, risalgono a luglio 2020. Che il Governo – prosegue il deputato piacentino – di concerto con la direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie del gruppo Ferrovie dello Stato, faccia sapere solo ora non solo che l’intervento prevederà la demolizione del primo piano, ma che solamente la fase progettuale interesserà l’intero 2021 e, solo successivamente si avvierà – non i lavori! – ma l’iter autorizzativo degli stessi, rappresenta in modo inequivocabile il trattamento riservato da Governo e FS al territorio piacentino”.

Il giudizio del parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni è tranchant: “Per quanto fosse intuibile che intervenire su un immobile dell’ottocento e, quindi, tutelato dalla competente Soprintendenza, richiedesse tempi non celeri, quelli illustrati nella risposta resa dal Governo appaiono biblici. Per questo – chiosa Foti – sarà mia premura vigilare con ogni mezzo affinché, per i lavori di ripristino dell’immobile della stazione di Sarmato, non vada sprecato un solo secondo”.

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