Confronto Governo-Regioni, verso nuove restrizioni contro la “terza ondata”

Al via la Conferenza delle Regioni chiamata ad esaminare i dati aggiornati sulla diffusione del contagio, passaggio preliminare per stabilire le nuove misure anti covid, con ogni probabilità più restrittive, che ci attendono.

Il governo ha deciso di attendere i numeri del monitoraggio settimanale prima di decidere quale direzione prendere. Venerdì il Consiglio dei Ministri dovrebbe votare il complesso delle azioni per arginare la diffusione dell’epidemia, che viene data in aumento su tutto il territorio nazionale. Da tre settimane consecutive si registra infatti il progressivo incremento dei nuovi casi con un’inversione di tendenza di tutte le curve. L’inizio della terza ondata viene evidenziato anche nell’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe sulla pandemia Covid, che spiega come, dal 3 al 9 marzo 2021, per la prima volta dopo 8 settimane, è risalito il numero dei decessi settimanali, con quasi 13%. In 15 Regioni aumentano i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti e in 15 si registra un incremento percentuale dei nuovi casi’.

Per questo c’è un’indicazione del Comitato Tecnico Scientifico sulla necessità di stabilire un automatismo per far scattare le zone rosse, l’ormai noto parametro dei 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco della settimana.

Un altro tema all’ordine del giorno del governo è quello della possibile adozione limitazioni uguali in tutta Italia da zona rossa nel weekend, sul modello del periodo natalizio. Anche a Pasqua probabile si va dunque verso un calendario “a colori” sulla scorta di quello delle feste di Natale, con zone rosse nei festivi e prefestivi. Per ora sembra esclusa l’ipotesi di un lockdown nazionale. A stabilire la linea saranno le evidenze scientifiche, ovvero i nuovi dati del monitoraggio settimanale Se il peggioramento della curva epidemiologica verrà confermato, appare inevitabile il passaggio di quasi tutta l’Italia in zona arancione o rossa.

Il Cts suggerisce anche il rafforzamento delle restrizioni nelle zone gialle, mentre il presidente della Campania Vincenzo De Luca e quello dell’Anci e sindaco di Bari Antonio De Caro hanno deciso di anticipare le mosse del governo. Il primo chiudendo con un’ordinanza valida fino al 21 marzo tutti i lungomare, le piazze e i parchi pubblici nella regione; il secondo decretando, primo sindaco di una grande città in Italia, il coprifuoco anticipato alle 19 vista l’incidenza schizzata a 323 casi ogni 100mila abitanti.

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