Manifestazione non autorizzata davanti alla caserma “Biselli”: 50 denunciati

Cinquanta persone, militanti dell’area anarco insurrezionalista – tutte con precedenti specifici – sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Piacenza dal Nucleo Informativo del Comando Provinciale Carabinieri di Piacenza perché ritenute responsabili in concorso tra loro, di organizzazione di manifestazione non autorizzata, interruzione aggravata di pubblico servizio, vilipendio delle forze armate, radunata sediziosa e violazione delle norme di contenimento in materia di emergenza epidemiologica da covid-19.

I fatti risalgono al 7 febbraio scorso, quando, per tutto il pomeriggio, davanti al carcere di Piacenza era stato inscenato un “sit-in” di protesta da circa 60 persone provenienti da diverse regioni del nord Italia, per manifestare solidarietà in favore di un detenuto, da poco trasferito alle Novate, che in precedenza era ristretto presso il carcere di Ascoli Piceno, dove dopo una rivolta alcuni detenuti erano deceduti. Una pattuglia del Radiomobile di Piacenza, collocata all’altezza della strada che porta all’ingresso principale del carcere di Piacenza, aveva controllato un furgoncino con a bordo quattro giovani, due dei quali destinatari di notifiche atti e contestazione di reati e violazioni amministrative e per questo portati presso il comando di via Beverora per le formalità di rito.

I manifestanti davanti al carcere, una volta appreso che i quattro giovani erano stati fermati e condotti in via Beverora, nel tardo pomeriggio avevano raggiunto la caserma di via Beverora per dare vita a una manifestazione di protesta improvvisata, chiedendo la liberazione giovani trattenuti in quel momento ancora in caserma. Una situazione che aveva costretto alla chiusura al pubblico – per motivi di sicurezza – di tutti gli uffici del Comando provinciale e l’utilizzo davanti all’ingresso principale della caserma dell’intero contingente che si trovava in servizio presso il carcere. Per circa mezz’ora, inoltre, la strada era stata chiusa al traffico.

I carabinieri del Nucleo Informativo, con l’ausilio dei colleghi di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Torino, Como, Milano, Genova, Trento e Vicenza, dopo aver attentamente visionato materiale informatico, i video delle telecamere di videosorveglianza e svolto un minuzioso lavoro di interscambio informativo, sono riusciti a identificare i 50 manifestanti. Si tratta di 21 uomini e 29 donne, tra i 20 e i 41 anni, residenti nelle provincie o città di Pavia, Milano, Torino, Trento, Brescia, Cuneo, Genova, Vicenza, Varese, che sono stati denunciati per concorso in organizzazione di manifestazione non preavvisata all’autorità pubblica sicurezza, concorso in interruzione aggravata di pubblico servizio, concorso in vilipendio delle forze armate, radunata sediziosa e violazione delle norme di contenimento in materia di emergenza epidemiologica da covid-19.

Per tutti, inoltre, è stata avanzata alla questura di Piacenza la proposta di foglio di via obbligatorio dal Comune di Piacenza.

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