Ok in Giunta alla creazione di un albo delle baby sitter
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Ok in Giunta alla creazione di un albo delle baby sitter. Si tratta di uno strumento non molto diverso da quello già creato, dal Comune di Piacenza, dedicato alle badanti.
Lo scopo del progetto, voluto dall’assessore Federica Sgorbati, è simile: dare risposta a un’esigenza delle famiglie con bambini di età compresa tra gli zero e i 14 anni, facendo incrociare la domanda con un’offerta qualificata. Entro il 31 marzo possono quindi presentare richiesta (all’ufficio protocollo) i piacentini in possesso dei seguenti requisiti: avere almeno compiuto i 18 anni di età e non avere precedenti penali, oltre ad essere in possesso di un titolo di studio di scuola superiore o qualifiche professionali, o in alternativa “possedere comprovata esperienza lavorativa in ambito socio-educativo dei minori, con particolare riferimento all’età evolutiva, di almeno 2 anni, anche non consecutivi. Il requisito – si legge nella delibera – può essere attestato tramite certificazione C2 storico delle professioni oppure documentato attraverso contratti di lavoro o buste paga”.
I candidati verranno poi sottoposti a un “successivo colloquio con operatori del Centro per le Famiglie e/o del Servizio InformaFamiglie&Bambini del Comune di Piacenza, teso ad accertarne le competenze trasversali (soft skills), l’attitudine al ruolo richiesto, le capacità relazionali e organizzative, la motivazione e a verificarne la disponibilità lavorativa (orario, giorni della settimana), un eventuale target preferenziale (fascia d’età). Il mancato sostenimento del colloquio costituirà fattispecie configurante la non idoneità”. L’albo, senza entrare in merito al compenso economico da corrispondere, tuttavia regolamenta compiti degli assistenti d’infanzia.
Rientrano nei servizi di Baby Sitting le seguenti attività: attività specifiche rivolte ai lattanti (preparazione pasti, igiene e cura del bambino, etc.); custodia, cura e sorveglianza dei minori; attività di intrattenimento e gioco; accompagnamento dei minori e ritiro degli stessi presso scuole di appartenenza, attività sportive e formative, visite mediche e prestazioni ambulatoriali, presso parenti e terze persone, spettacoli e manifestazioni (previo accordo con i genitori); se richiesto, impegno a occuparsi della produzione e somministrazione pasti per i bambini, in base alle indicazioni della famiglia.
Non rientrano nei servizi di Baby Sitting le seguenti attività: lavori di pulizia, manutenzione e riordino delle abitazioni degli utenti, fatta salva l’opportunità di effettuare le pulizie di dettaglio e le operazioni di riordino direttamente collegate con l’attività; custodia di immobili, valori e suppellettili; effettuazione di commissioni o pagamenti o riscossione di crediti nell’interesse degli utenti; effettuazione di spese o rifornimenti per gli utenti; prestazione di servizi di segreteria o simili; preparazione dei pasti a uso dell’intera famiglia.
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