Pagamenti imprese: Emilia seconda in Italia per puntualità, ma Piacenza è fanalino di coda

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In base allo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 31 dicembre 2020, l’Emilia-Romagna, con il 44,8% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, è al 2° posto della classifica italiana, alle spalle della Lombardia.

Aumentano i ritardi gravi: nel 2019 le imprese che effettuavano i pagamenti con ritardi superiori ai 30 giorni erano il 6,8%, nel 2020 sono passate all’8%. Fra le province, in regione la migliore è Forlì-Cesena (7°), seguita da Reggio Emilia (9°), Ferrara (14°), Ravenna (15°), Modena (16°), Bologna (20°), Parma (28°), Rimini (30°) e Piacenza (38°). Rispetto al 2019, Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara sono, dopo Cagliari, le province italiane che guadagnano più posizioni in assoluto (rispettivamente 13, 11 e 11). Salgono anche Rimini (3), Bologna (2) e Reggio Emilia (1), mentre perdono posizioni Piacenza (7), Parma (5) e Modena (1).

Piacenza è inoltre al 19° posto fra le province italiane le cui imprese, a confronto con il 2019, hanno registrato il maggior peggioramento nei pagamenti oltre i 30 giorni (+37,3%), mentre Ravenna è fra le 6 province italiane che hanno fatto segnare un miglioramento nei pagamenti in grave ritardo (-3,1%).

IL QUADRO NAZIONALE – Nel 2020 l’emergenza Covid-19 ha fatto impennare i ritardi gravi (oltre 30 giorni) nei pagamenti da parte delle imprese soprattutto in Valle d’Aosta (+41,5%), Friuli – Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+35,8%), Piemonte (+30,9%) e Lombardia (+30,3%). È quanto emerge dallo Studio Pagamenti, aggiornato al 31 dicembre 2020, realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information. A livello provinciale le ripercussioni più pesanti sui tempi di pagamento delle aziende si sono registrati, nell’ordine, a Lodi (+64,3%), Belluno (+54,2%), Asti (+53,8%) e Pordenone (+50%).

Lo scorso anno il numero di aziende italiane che pagano i propri fornitori con oltre 30 giorni di ritardo ha raggiunto il 12,8%, un dato superiore del 21,9% rispetto al 2019 e più che raddoppiato rispetto a dieci anni fa (5,5% nel 2010). Tuttavia, le imprese che, nel nostro Paese, pagano alla scadenza sono aumentate del 2,9%, passando dal 34,7% del 2019 al 35,7% dello scorso anno.  Nonostante il peggioramento della situazione, Lombardia e Veneto sono la terza e la quarta regione italiana con meno ritardi gravi in assoluto (rispettivamente 8,6% e 9,1%), alle spalle del Trentino – Alto Adige (6,6%) e dell’Emilia-Romagna (8%). Ancora una volta il Nord Est è l’area geografica più affidabile, con il 43,6% di pagamenti regolari, mentre la situazione è più problematica al Sud e nelle Isole, dove è puntuale solo il 23% delle imprese.

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