Prescrizioni sanitarie di farmaci all’insaputa della paziente. Medico denunciato

I carabinieri della stazione di Cortemaggiore hanno denunciato un medico per accesso abusivo a sistema informatico e frode informatica.

Secondo quanto accertato dai militari, il professionista, un medico pediatra, dall’ottobre al dicembre del 2017, avrebbe effettuato 33 prescrizioni sanitarie a favore di una paziente, affetta da una patologia che le consentiva di godere di esenzione ticket, senza alcuna richiesta da parte dell’interessata. Le operazioni erano tutte state registrate dal fascicolo sanitario elettronico della donna.

Proprio attraverso la consultazione del suo fascicolo elettronico, la paziente nell’ottobre scorso ha notato che vi erano numerose prescrizioni in suo favore mai richieste. In molti casi i farmaci prescritti con le prescrizioni registrate, risultavano erogati, senza la possibilità di visualizzare né la data, né la farmacia in cui era stato effettuato il ritiro. Per di più, si era accorta che dalla lettura delle prescrizioni, veniva utilizzato codice di esenzione datato che nel frattempo le era stato cambiato.

La paziente ha provato più volte a contattare il suo ex medico, senza esito. Per questo ha segnalato tutto ai carabinieri della stazione di Cortemaggiore, i quali dopo le opportune verifiche, hanno denunciato il professionista per essere intervenuto senza averne diritto su dati, informazioni e programmi contenuti nel fascicolo sanitario elettronico della donna, usufruendo della sua esenzione per prescrivere farmaci a suo nome, e per aver procurato un ingiusto danno nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale.

L’intervento di Matteo Rancan (Lega) – “Un fatto gravissimo, soprattutto perché vede protagonista un medico, figura di fiducia e depositario della salute di tanti cittadini”. Così il capogruppo della Lega ER, il piacentino Matteo Rancan, commenta la vicenda. “Un atteggiamento di questo tipo mette in pericolo la salute dei cittadini, oltre a procurare un ingiusto danno nei confronti del servizio sanitario nazionale – ha aggiunto il leghista. “E’ inconcepibile che una figura alla quale tanta gente si affida per la propria salute si possa comportare in questo modo. Se i fatti saranno confermati, è giusto che il medico paghi” – ha concluso Rancan.

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