Sciopero Amazon, il presidio dei sindacati a Castello “Rimettere al centro l’uomo e non il profitto” fotogallery

E’ iniziato nella mattinata del 22 marzo – con circa 300 lavoratori presenti – lo sciopero nel sito Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza). Le RSA del magazzino MXP5, unitamente alle Segreterie territoriali hanno infatti deciso di appoggiare la mobilitazione nazionale proclamata per la filiera di Amazon. Fino alle 14 e 30, davanti all’ingresso del magazzino, sarà presente un presidio dei sindacati confederali, che hanno invitato i cittadini ad aderire alla mobilitazione, evitando per una giornata di acquistare on line sulla piattaforma.

Secondo quanto fatto sapere dai rappresentanti delle sigle sindacali presenti allo sciopero, l’adesione a livello nazionale dovrebbe attestarsi all’80%. Una stima confermata anche dalle parole di Michele De Rose, segretario nazionale della Filt Cgil. ”Lo sciopero Amazon a livello nazionale sta andando bene – ha detto -. La giornata è nata sotto i migliori auspici. C’è un’ottima partecipazione. Mi rendo conto – ha aggiunto – che in tempi di Covid i presidi sono limitati dai vincoli sanitari. Nonostante ciò, la partecipazione è ottima e ci sono e presidi in tutti gli impianti Amazon della rete italiana. Il messaggio è che la dignità del lavoro non si sottomette agli interessi economici”. “Vogliamo dare un segnale a Bezos (Jeff, imprenditore fondatore e presidente di Amazon, ndr) che il lavoro non si compra con i soldi – ha aggiunto -. I ritmi di lavoro in questa fase di pandemia sono esplosi: l’e-commerce guadagna e quindi il lavoratore deve avere il giusto compenso. Amazon è un inferno”.

Secondo i dati forniti dall’azienda nel tardo pomeriggio, il tasso di adesione allo sciopero in Amazon “è stato inferiore al 10%, mentre quello riferito dai nostri fornitori dei servizi di consegna intorno al 20%. La nostra priorità è consegnare ai clienti mantenendo le promesse fatte: per questo continuiamo a lavorare come sempre, nel rispetto dei nostri dipendenti e dei loro diritti”.

IL PRESIDIO DEI SINDACATI DAVANTI AL SITO AMAZON DI CASTEL SAN GIOVANNI

Al presidio presenti anche esponenti di Ugl Piacenza. Pino de Rosa, segretario regionale del terziario Ugl Emilia Romagna, ha detto “Ogni anno, solo in questo stabilimento, si bruciano oltre 1000 lavoratori, che lavorano dodici mesi e poi finiscono nel cestino dei rifiuti. Serve una regolamentazione per l’e-commerce, che incide sulla realtà economica e dei lavoratori del Paese in maniera pesantissima. Amazon è azienda furba ed opportunista, che utilizza le regole esistenti per massimizzare i profitti. Non solo i lavoratori devono lamentarsi, ma anche negozi e partite iva. Tutto il tessuto sociale rischia di subire ricadute negative a causa dell’e-commerce. Nessuno vuole bloccarlo, ma va governato con la partecipazione dei lavoratori”.

Salvatore Buono, segretario Filt Cisl di Piacenza, ha affermato: “Abbiamo chiesto ai consumatori di dare un segnale e non acquistare su Amazon. Una richiesta per far capire che le loro azioni incidono sulla condizione dei lavoratori e della piattaforma. Pensiamo che, anche in questo momento, in cui in tanti si affidano agli acquisti online, ci possa essere una dimostrazione di solidarietà da parte dei cittadini nei confronti di coloro che in questo periodo emergenziale sono sempre stati in prima linea consegnando la merce a domicilio”. Questa invece la riflessione di Giuliano Ziniani, segretario regionale Uil Emilia Romagna. “In Amazon ci sono tante cose che non vanno – ha affermato -: è necessario che le grandi multinazionali inizino a mettere al centro l’Uomo e non il profitto. Oggi rivendichiamo una serie di diritti fondamentali per i lavoratori: il rispetto dei contratti, l’allargamento delle condizioni lavorative, il diritto ad avere un contratto integrativo, i riposi indispensabili, un salario degno e una certezza lavorativa a lungo termine. La protesta di oggi è un momento centrale: l’inizio di un percorso che il sindacato vuole fare vicino ai lavoratori per migliorare le loro condizioni”.

Anche il mondo della politica si esprime sullo sciopero dei lavoratori Amazon. La deputata piacentina del Pd Paola de Micheli è intervenuta con un post su facebook. “La rivoluzione dell’e-commerce ha cambiato le nostre vite e quelle di tanti lavoratori – le sue parole -. Oggi il primo sciopero nazionale di tutta la filiera di Amazon ci indica con forza che la dignità del lavoro viene prima di tutto e la strada da prendere è una sola: quella del dialogo e del rispetto dei diritti in un settore fondamentale per la nostra economia. Sostegno alla mobilitazione dei sindacati con i quali avevamo avviato un percorso proprio relativo ai nuovi lavori nella logistica”.

La rivoluzione dell’e-commerce ha cambiato le nostre vite e quelle di tanti lavoratori. Oggi il primo sciopero nazionale…

Pubblicato da Paola De Micheli su Lunedì 22 marzo 2021

“IN AMAZON SALARI COMPETITIVI E OPPORTUNITA’ DI CRESCITA PROFESSIONALE” –  Il colosso dell’e-commerce prontamente ha preso posizione in merito alla mobilitazione nazionale di tutta la filiera. “In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini” – scrive in una lettera rivolta ai clienti la country manager di Amazon.it e Amazon.es Mariangela Marseglia.

“L’emergenza sanitaria tutt’ora in corso ha avuto un grande impatto sulla vita di tutti noi. Prendiamo molto sul serio il nostro compito di continuare a fornirvi un servizio utile, così come quello di proteggere la salute e la sicurezza di tutto il nostro personale, permettendovi di acquistare e ricevere i prodotti di cui avete bisogno restando a casa il più possibile. Il nostro impegno nei confronti dei nostri dipendenti non si ferma. Continueremo ad assicurarci che tutto il nostro personale sia adeguatamente protetto, monitoriamo i cambiamenti e aggiorniamo costantemente le misure preventive giorno per giorno. Offriamo test gratuiti e supporteremo in tutti i modi il piano di vaccinazione, appena sarà possibile, per far sì che ogni persona che frequenti i nostri siti venga adeguatamente assistita”.

“Essere l’azienda più attenta al cliente al mondo significa anche informarvi sulla realtà dei fatti, soprattutto quando questi rischiano di non emergere adeguatamente, per continuare a meritarci la vostra fiducia – prosegue la lettera -. I fatti sono che noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti e quelli dei fornitori terzi offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi tra i più alti del settore, benefit e ottime opportunità di crescita professionale. Usiamo le più avanzate tecnologie e le mettiamo al servizio dei nostri lavoratori e fornitori per migliorare la sicurezza sul lavoro e semplificarlo. Vi ringrazio per il continuo supporto e per le gentili parole di apprezzamento del nostro lavoro ricevute quest’anno”.

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