Sciopero Amazon, presidio dei sindacati a Castello e l’invito ai consumatori “Aderite alla protesta, niente acquisti per oggi”

Oggi 22 marzo sarà sciopero anche nel sito Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza). Le RSA del magazzino MXP5, unitamente alle Segreterie territoriali hanno infatti deciso di appoggiare lo sciopero proclamato per la filiera di Amazon. Dalle 11 e 30 alle 14 e 30 si terrà, davanti all’ingresso del magazzino, un presidio dei sindacati confederali, che hanno invitato i cittadini ad aderire alla mobilitazione, evitando per una giornata di acquistare on line sulla piattaforma.

“E’ evidente come le numerose trasformazioni derivanti dall’e-commerce portino con sé ripercussioni per ampi comparti economici e conseguentemente per vasti strati sociali – si legge nella nota della Cgil di Piacenza -. Vi sono ricadute per i lavoratori diretti, per i numerosi precari che lavorano negli hub della multinazionale, per la filiera di chi trasporta le merci, per chi le consegna al domicilio dei clienti. A fronte delle innovazioni commerciali non dobbiamo permettere che vengano meno i diritti di tutti i lavoratori coinvolti e i principi di equità sociale. Per questi motivi è proclamato lo sciopero previsto il 22 marzo per l’intero turno di lavoro, a fianco di tutti i lavoratori che lavorano quotidianamente e sono impegnati in attività riconducibili ad Amazon”.

Filcams CGIL, – Fisascat CISL e Uiltucs UIL di Piacenza, con i segretari provinciali Elisa Barbieri, Marco Alquati e Vincenzo Guerriero dichiarano: “L’azienda Amazon non può essere affrontata dalle singole categorie dei vari comparti di appartenenza, serve uno sforzo corale teso a portare ad un dialogo costruttivo il colosso americano. L’unione delle forze deve essere intesa come un nuovo strumento per valorizzare le diversità dei singoli contratti collettivi nazionali applicati, e cogliere così le differenti esigenze dei lavoratori coinvolti a vario titolo nel nuovo e mastodontico indotto creato da Amazon e che meriterebbero maggiore attenzione alle loro legittime aspettative. Amazon, che le piaccia o no, deve prendere atto che nel nostro Paese deve necessariamente confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali”.

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