“Scuola punto di contagio limitato solo con altre restrizioni. Riapertura fino alla prima media”

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“Confermo la decisione di riaprire le scuole fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché la riapertura avvenga in modo ordinato”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

“La volontà complessiva – ha spiegato il premier – era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media. La scuola fino alla prima media è fonte di contagio in maniera molto limitata, ciò che è fonte di contagio è tutto quello che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l’attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio. Tutti gli altri provvedimenti restano fermi, anche perche le evidenze scientifiche mostrano che le scuole sono punto di contagio molto limitato solo in presenza di tutte altre restrizioni”.

“Le misure ci hanno consentito di verificare i primissimi segnali di rallentamento del contagio – ha aggiunto il ministro della Salute Roberto Speranza -. Oggi l’RT segna 1.08, la settimana passata 1.16 ed erano diverse settimane che cresceva. Il tasso di incidenza è sceso sotto i 250: c’è ancora una situazione delicata che va seguita con la massima attenzione, ma possiamo consentirci in un quadro prudenziale una scelta che vuole dare un segnale molto rilevante ad un pezzo strategico e decisivo della nostra società. Abbiamo quindi deciso in cabina di regia di spendere questo piccolissimo tesoretto di cui disponiamo sulla scuola per la funzione sociale che ha nel nostro Paese”.

Rispondendo ad una domanda sulle parole di Matteo Salvini (“Impensabile tenere chiusa l’Italia anche nel mese di aprile”), Draghi ha detto che “le chiusure sono pensabili o impensabili solo sulla base ai dati che vediamo. Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. E’ desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati.” E sul ministro Massimo Garavaglia che ha invitato gli italiani a prenotare le vacanze estive: “Sono d’accordo con Garavaglia, se potessi andare in vacanza ci andrei volentieri”.

Sulle vaccinazioni: “Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età. Ho anche detto che il criterio dell’età deve tornare a essere prioritario, perchè si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni, che poi sono i nonni che stanno con i nipoti. Ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale, ci sarò anche io. Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l’età. Si va avanti così e si va avanti bene”.

Draghi è intervenuto anche in merito al tema degli operatori sanitari non vaccinati: “Non va bene che siano a contatto con malati. Il Governo intende intervenire: la ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo”.

VIDEO – LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DRAGHI

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