Al via la campagna contro le truffe agli anziani. Zandonella “Denunciate sempre, non vergognatevi”

Ha preso il via a Piacenza, nei giorni scorsi, la campagna informativa e di sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni dei cittadini, in particolare delle persone anziane.

E’ stato infatti esposto, nei pressi del parco della Galleana, il primo di una serie di manifesti e supporti visivi che, grazie a immagini efficaci e immediate, potranno richiamare l’attenzione e consigliare come comportarsi per evitare di cadere nella rete dei potenziali truffatori. La campagna di sensibilizzazione si concentrerà soprattutto nei luoghi che possono garantire grande visibilità ai cartelloni e che sono maggiormente frequentati dalle persone anziane, a cominciare proprio dalle aree verdi cittadine. L’operazione nasce da un protocollo di intesa siglato tra il Comune, la Prefettura, le Forze dell’Ordine e i principali media locali, dal quale è nato un progetto che ha ottenuto un finanziamento da parte del Ministero degli Interni di 36mila euro. Obiettivo dell’iniziativa: informare, allertare e rendere accorti in particolare gli anziani, nonché i loro familiari e amici, in merito al diffusissimo reato delle truffe, in modo da preservarli da questo tipo di abuso.

“Dopo una fase di formazione da parte della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri verso agenti della Polizia Locale – sottolinea l’assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella – ora con l’uscita pubblica di manifesti in diversi punti della città per raggiungere il più alto numero di persone si concretizza il primo step del progetto antitruffe. Il mio invito ai cittadini è quello di denunciare sempre, senza vergogna. Le persone che si devono vergognare sono coloro che truffano e derubano i nostri anziani anche di migliaia di euro facendo leva su svariati punti deboli, quali i figli in pericolo e si approfittano della loro fiducia e della bontà. Denunciare, raccontare quanto accaduto, fornire dettagli – aggiunge l’assessore Zandonella – è estremamente utile per fornire alle forze dell’ordine più dettagli possibile, in modo da creare una banca di dati, informazioni, identikit, modus operandi, che possa essere utile e condivisa dalle forze in divisa per risalire ai malviventi”.

E conclude: “Non bisogna avere timori di fare una chiamata in più piuttosto che una in meno e se ci si trova in casa o si viene avvicinati da qualcuno su cui si ha qualche dubbio bisogna chiamare immediatamente le forze dell’ordine, informando il malvivente, che quasi sempre si allontanerà con una scusa”.

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