Bancarotta e riciclaggio per acquistare terreni in Costa Smeralda, 11 indagati dalla Finanza

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Piacenza, al termine di un’indagine di polizia giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito il sequestro preventivo dell’intero capitale sociale e dei beni immobili di un’impresa commerciale con sede legale nel nord della Sardegna, per un valore complessivo pari a 1,6 milioni di euro.

Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini premliminari presso il Tribunale di Piacenza Fiammetta Modica è scaturito dal reato di bancarotta fraudolenta per distrazione patrimoniale, derivante dal fallimento di una società appartenente a un gruppo imprenditoriale immobiliare operante nel piacentino. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Matteo Centini, sono state svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, che hanno minuziosamente ricostruito gli accadimenti aziendali e il patrimonio della società, malgrado l’esibizione di libri, registri contabili e documenti appositamente falsificati o incompleti.

“I finanzieri – viene spiegato – hanno individuato una sequenza di atti distrattivi compiuti dal 2012 al 2017, finalizzati ad aggirare le pretese dei creditori, attraverso una mirata spoliazione della principale società del gruppo che aveva maturato rilevanti debiti nell’esercizio dell’attività commerciale. In particolare, è stato accertato che porzioni di immobili e terreni della società fallita, nel territorio di Piacenza, erano stati venduti fittiziamente, già durante il periodo di grave dissesto finanziario, a una “scatola vuota” – controllata dal gruppo stesso – al prezzo apparente di 500mila euro e, successivamente, ceduti realmente, attraverso la stipula di un precedente illecito accordo, a una catena di supermercati, al prezzo di circa 1,5 milioni di euro, grazie alla complicità di alcuni dirigenti della citata catena per i quali è stato contestato il reato di concorso in bancarotta”.

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini finanziarie, i proventi derivanti dalla vendita dei citati immobili al discount sarebbero stati successivamente riciclati per acquistare – a un prezzo complessivo di 1,6 milioni di euro, – la totalità delle quote della società sarda e terreni di proprietà di quest’ultima per 220mila mq, situati sulla Costa Smeralda, urbanisticamente inseriti sia in zona di insediamenti turistici di fascia costiera sia in zona agricola, tutti oggetto di sequestro. “Le operazioni illecite – spiegano gli inquirenti – sono state rese possibili anche grazie alla connivenza di alcuni funzionari di una filiale di banca, situata a Piacenza, i quali, concedendo rilevanti mutui a una società in gravi condizioni economiche, hanno consentito ai responsabili del gruppo imprenditoriale di mascherare lo stato d’insolvenza dell’impresa, aggravandone ulteriormente il dissesto finanziario”.

L’operazione – evidenziano dal comando provinciale della Guardia di Finanza – conferma l’incisivo ruolo delle Fiamme Gialle quale unico organo di polizia giudiziaria con competenze di polizia economico finanziaria, che tutela gli operatori economici rispettosi della legge e delle regole del mercato, prevenendo i più gravi fenomeni di riciclaggio di profitti di reato”.

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