A Piacenza boom di richieste per il reddito di cittadinanza, nel 2020 in aumento del 38,6%

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Reddito di cittadinanza, nel 2020 a Piacenza è “boom” di richieste: i percettori dell’assegno sono aumentati del 38,6%.

E’ quanto emerge dall'”Osservatorio sull’economia e il lavoro nella città metropolitana di Bologna” (SCARICALO QUI), presentato dalla Cgil di Bologna nella mattinata del 21 aprile. Nel documento, il sindacato misura la crescita della povertà e del disagio determinata dalla crisi pandemica, guardando all’aumento delle domande presentate dai cittadini per ottenere il reddito di cittadinanza. Piacenza, secondo l’analisi realizzata dall’Ires dell’Emilia-Romagna su dati Inps, e ripresa nel report della Cgil, è la città che a livello regionale – con un incremento del 38,6% – ha visto aumentare maggiormente il numero dei percettori dell’assegno Inps. Seguono Bologna (+35,7%) quindi Ferrara (+33,8%), Reggio Emilia (+32,8%), Modena (+32,6%), Rimini (+31,0%), Ravenna (+28,4%), Parma (+25,3%) e Forlì Cesena (+22,8%).

reddito di cittadinanza tabella 2020

RANCAN (LEGA) “ASSISTENZIALISMO NON BASTA, SERVONO MISURE PER RILANCIO ECONOMIA REALE”- Il boom (+38,6%) delle richieste di reddito di cittadinanza registrato a Piacenza nel 2020, secondo l’analisi realizzata dall’Ires dell’Emilia-Romagna su dati Inps, dimostra quanto le politiche assistenzialistiche non bastino mai. Pertanto tale boom indica la misura di quanto tali politiche siano fallimentari per una sana e sostenibile ripresa economica del territorio. Oggi più che mai è necessario che la Regione prenda misure urgenti che, facendo leva su tributi e tasse di sua pertinenza, che possano consentire il rilancio dell’economia reale”.

Lo dice il capogruppo della Lega Er, il piacentino Matteo Rancan, sottolineando “come non possa essere più sostenibile vivere nel mondo dell’helicopter money, nel quale il debito pubblico rappresenta la ricchezza di un Paese, nel quale la Bce continua a stampare cartamoneta come la Fed, nel quale la retorica del prestatore di ultima istanza diventa l’alternativa moderna al vecchio concetto di assistenzialismo e statalismo. E’ pura illusione credere che esista una Bce che venga sempre a pranzo e cena e paghi il conto: occorre fare ricorso alla vecchia, cara legge della domanda e dell’offerta, l’unica a consentire l’autoregolamentazione del mercato. Pertanto è urgente che la politica pensi e si attivi per creare le condizioni a che l’economia reale possa ripartire con vigore e subito”.

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