“La bella Italia dei partigiani” La festa della Liberazione in piazza con gli studenti e il sax di Cigalini fotogallery

In piazza Mercanti a Piacenza, in maniera raccolta e senza pubblico, si è tenuta la cerimonia per il 76° anniversario della Liberazione.

Presenti, accanto al sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, le autorità civili e militari del territorio, i rappresentanti delle associazioni partigiane e combattentistiche, e una delegazione della Consulta provinciale degli Studenti. Presente anche il Procuratore della Repubblica Grazia Pradella.

Le note del “Silenzio” durante l’omaggio al Monumento ai Caduti sono state suonate dal sax del sindaco di Agazzano Mattia Cigalini.

IL VIDEO DELLA CERIMONIA

Ad aprire la cerimonia la Banda Ponchielli, in formazione ridotta, con l’esecuzione dell’inno di Mameli, a cui sono seguiti gli interventi istituzionali del sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, del presidente provinciale Anpi Stefano Pronti e di Riccardo Dallacasagrande per la Consulta degli Studenti.

Il Prefetto Daniela Lupo in occasione delle celebrazioni del 25 aprile ha affermato: “La sobrietà della cerimonia, organizzata nel rispetto delle disposizioni Covid-19, non ha limitato i sentimenti verso quanti, con il loro sangue, hanno garantito la libertà.
Con rinnovato impegno, ci siamo ritrovati insieme a testimoniare anche con la voce dei ragazzi della consulta che ci sono nuove forme di resistenza. La Liberazione è viva nella nostra Costituzione e si rinnova ogni giorno”.

Il sindaco Barbieri nel suo discorso ha citato Piero Calamandrei e il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Soffermandosi sull’eredità morale della generazione che scelse la lotta contro il nazifascismo.

“Dobbiamo ricordare nel nome di chi si è unito sulle nostre montagne nelle bande partigiane, ma anche dei 5mila e 200 soldati piacentini ridotti in schiavitù dal terzo Reich, e poi le donne italiane che furono arrestate e vittime di violenze per l’opposizione al regime, furono più di 4mila e 500”.

La Barbieri ha poi ricordato le parole di Giovanna Covati, premiata al Quirinale e figlia del partigiano Agostino a proposito del rapporto tra il padre e un altro partigiano, Renato Cravedi: “Sono amici da sempre, si sono conosciuti a 18 anni sulle montagne, uno – Renato – comunistra, l’altro – papà – democristiano, eppure sono d’accordo su tutto. Sono loro la bella Italia”.

nella pagina che segue i discorsi istituzionali

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