Nonostante il lockdown, aumentano le sospensioni di patente a Piacenza (+94)

A Piacenza nessun effetto covid sulle sospensioni della patente: nel 2020 i provvedimenti sono stati 674, 94 in più rispetto al 2019, quando erano stati 580.

E’ quanto emerge dall’analisi dell‘Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale della Regione Emilia Romagna che ha messo a confronto i dati della Prefettura, dal 2016 al 2020, relativi a questo tipo di sanzione. “I periodi di lockdown e di restrizioni e limitazioni alla mobilità – si legge nel dossier -, per la comparsa del virus nel 2020 ed il perdurare della pandemia per tutto l’anno, non hanno prodotto significativi abbassamenti dei comportamenti scorretti e non conformi alle norme del Codice della Strada”.

Sospensioni patente

Sospensioni patenti – Serie storica (2016/2020) provincia di Piacenza

Approfondendo i dati, si scopre che il vero proprio boom riguarda la segnalazione di incidenti con sospensione cautelare della patente: nel 2020 sono state sospese 261 patenti in questo modo, mentre nel 2019 solo 31. L’altra causa principale di sospensione della patente è la guida sotto l’influenza dell’alcol (nel 2020 per questo motivo ne sono state sospese 226, mentre nel 2019 erano state 316). “Questo comportamento altamente pericoloso per chi guida un mezzo è un fenomeno che è sempre e da troppo tempo presente nel nostro territorio – evidenzia l’Osservatorio -. L’azione educativa ha ridotto il triste fenomeno del recente passato denominato “stragi del sabato sera” ed ora sono gli adulti quelli che maggiormente trasgrediscono alle norme del Codice della strada contro l’abuso di alcol”.

Alla guida in stato d’ebbrezza, si associa quella sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In questo caso, questo comportamento illecito ha portato ad una sospensione di patenti molto minore: nel 2020 sono state 8, in calo rispetto al 2019 quando erano state sospese per questo motivo 37 patenti. Crescono in maniera significativa, invece, i provvedimenti legati al non rispetto dei limiti di velocità. “La mancata osservanza dei limiti di velocità e il dilagante fenomeno della distrazione, i cui dati sono sottostimati rispetto alla vastità del fenomeno a causa della difficoltà di poter contestare la violazione, sono causa di oltre l’80% dell’incidentalità stradale” evidenzia l’analisi dell’Osservatorio. Nel 2020 per questo motivo a Piacenza sono state sospese 59 patenti, mentre nel 2019 erano state 26. Nonostante il calo – aggiunge il dossier -, sono ancora presenti violazioni delle norme relative al sorpasso, con dati che attestano un comportamento errato consolidato: nel 2019 per questa ragione erano state sospese 63 patenti, mentre nel 2020 52.

Per omesso uso delle cinture di sicurezza, poi, sono state sospese nel 2020 14 patenti, mentre nel 2019 il dato era di 29 patenti sospese. Anche se c’è stata una diminuzione di sanzioni, per l’Osservatorio si tratta di “un dato sconfortante. Con il perdurare di questo errato comportamento – rileva -, nonostante siano trascorsi oltre 40 anni dall’entrata in vigore di questo obbligo” si “può compromettere la sopravvivenza in caso di incidente”. Nel 2020 dati in calo anche per quanto riguarda la sospensione di patenti per circolazione contromano in presenza di curve e raccordi (nel 2019 erano state 15, mentre nel 2020 6); per il corretto uso del cronotachigrafo (dalle 34 violazioni del 2019 si è scesi alle 27 del 2020) e per l’omissione di soccorso (da nove si è passati a sei sospensioni). Crescono invece le sanzioni per l’uso di cellulare alla guida: 3 nel 2019, 6 nel 2020.

“A nostro parere – la riflessione finale dell’Osservatorio – sono importanti le azioni educazioni sulla sicurezza stradale, fondamentali i controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine sulle strade, ma l’appello che ci sentiamo di fare è quello di auspicare un aumento del rispetto fra tutti gli utenti della strada, che oggi purtroppo viene a mancare anche in presenza di una crescente aggressività. La comparsa della pandemia ha evidenziato che in una società civile la “salus” è garantita dalla consapevolezza del far parte di un “noi” per cui i diritti di tutti sono garantiti dai doveri del singolo. La pandemia ha creato sofferenza e disagio, aggravando situazioni a livello economico e sociale, con serie ripercussioni sulla capacità di concentrazione necessaria quando si è in strada per avere livelli ottimali di presenza e di prontezza di riflessi. Mettiamo in circolo gli “anticorpi del rispetto delle norme del Codice della Strada” per una rinascita alla vita”.

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