Pc Expo, in Provincia ok al piano per coprire perdite e aumentare capitale

Grandi manovre in Piacenza Expo, a pochi giorni dall’Assemblea Straordinaria dei soci convocata per il 15 aprile.

Con una determina datata 16 marzo, l’amministratore unico Giuseppe Cavalli ha infatti sottoposto ai soci dell’Ente una doppia operazione finanziaria, finalizzata da un lato a coprire le perdite, soprattutto dopo l’annus horribilis della pandemia, e dall’altro a mettere in piedi un piano di rilancio. In termini concreti, l’intenzione di Expo è di sottoporre all’assemblea una diminuzione volontaria del capitale sociale – che attualmente ammonta a 15.906.838,00 euro – di 5.190.505,17 euro (corrispondente al valore complessivo delle perdite pregresse al 31 dicembre 2019, pari a 4.664.788,99, a cui si aggiunge la perdita dell’esercizio 2020, ovvero 525.716,18 euro). Allo stesso tempo, Cavalli ha proposto all’esame dell’Assemblea un aumento di capitale riservato ai soci di un milione di euro, da offrire in opzione agli azionisti in proporzione al numero delle azioni possedute e, un ulteriore aumento di capitale sociale di un milione e 500mila euro, scindibile per una quota libera non vincolata, riservato a terzi, senza sovrapprezzo.

Stando al documento di programmazione pluriennale 2021-2023, che l’amministratore unico ha comunicato ai soci di Expo, l’aumento di capitale rientra in un’ottica di ammodernamento degli impianti e di ampliamento della capacità espositiva fieristica, considerato che la società non risulta in grado, con i mezzi finanziari ad oggi disponibili, di sostenere l’attuazione di tali interventi. Tra i soci che devono approvare questa operazione finanziaria c’è anche la Provincia di Piacenza, riunitasi in consiglio online nella mattinata del 12 aprile, mentre Palazzo Mercanti sarà chiamato a fare altrettanto nel pomeriggio. Attualmente l’Ente di via Garibaldi ha una partecipazione in Expo del 5,4272%, in termini assoluti 863mila euro circa che, con la riduzione di capitale sociale scenderebbero a 581mila euro.

“Quello che mi preme ribadire è che l’approvazione dell’aumento di capitale non vincola l’Ente alla sua sottoscrizione”  ha precisato il presidente della Provincia Patrizia Barbieri, prima di dare la parola ai consiglieri. Alla fine ad esprimere parere favorevole sono stati in 8, mentre la minoranza (Patrizia Calza, Christian Fiazza e Luca Quintavalla) si è astenuta. I tre consiglieri astenuti hanno giustificato la loro decisione non tanto “per il contenuto della proposta di delibera, né per l’aumento di capitale, tecnicamente corretta e ben impostata” ma piuttosto per evidenziare la necessità di definire un “piano strategico per l’Ente Fiera, in relazione al suo ruolo sul territorio per i prossimi anni”.

Consiglio provinciale

“Il mercato fieristico negli ultimi anni ha vissuto di una strategia di accorpamenti – sono le parole di Luca Quintavalla -. Le piccole realtà come la nostra si giustificano per eventi molto di nicchia, legati a determinati settori specialistici. Con il covid, però, questi rischiano di non essere sufficienti per garantire una sostenibilità di medio-lungo termine. Non sono ideologico – la sua presa di posizione -: in momenti come questi bisogna essere realisti, però è necessario darsi una prospettiva di territorio. In questo senso potrebbe essere importante l’aumento della quote della Camera di Commercio, sfruttando il suo “tesoretto” prima che venga annacquato in qualche operazione di accorpamento con le altre Camere di Commercio”. Poi un commento sul ruolo del Comune, attualmente socio di maggioranza di Expo, con il 54% delle quote, e che nel pomeriggio sarà chiamato ad esprimersi sulla medesima delibera. “Avere un socio sopra il 51% può essere problematico – ha spiegato – in quanto impedisce all’attività di Pc Expo di essere snella e non legata a logiche, più farraginose, di un ente pubblico, come avviene adesso. Siamo in un mercato competitivo e un’azione agile è fondamentale”.

“E’ giunto  il momento di ragionare sul ruolo che si vuole dare a Pc Expo e sulla strategia da attivare in relazione al futuro della città” – ha sottolineato Patrizia Calza, in linea con il pensiero di Quintavalla -. Il covid ha evidenziato difficoltà già emerse nel corso degli anni – ha aggiunto -, in cui il bilancio di Expo è stato positivo solo negli anni in cui si organizzano determinate fiere, come Geofluid o Seminat. Da parte delle categorie economiche mi è sembrato che questo ente non sia stato percepito come fondamentale in questi anni – ha aggiunto -. La mia astensione è tesa a far sì che l’attenzione su Expo non sia solo dei soci, ma che diventi oggetto di dibattito più ampio all’interno del territorio”.

Tra i consiglieri che sposano l’operazione più convintamente ci sono Paola Galvani e Antonio Levoni. “Quanto detto sulla necessità di avere una visione strategica sarebbe assolutamente condivisibile, se non fosse che ci troviamo nel pieno di una pandemia mondiale – ha detto Galvani -. Dire oggi che serve una progettualità diversa non ha molto senso, poiché mancano linee guida e direttive precise sulle possibilità e le modalità di organizzazione degli eventi. L’obiettivo più pressante deve essere mantenere l’identità di Pc Expo sul territorio – ha aggiunto -. In linea generale, non sono mai stata favorevole ai progetti di area vasta, che in questi anni troppe volte hanno penalizzato Piacenza. Credo che appena usciremo da questo drammatico momento di transizione, ci saranno spazi e tempi per fare grande progetti, lo ho potuto constatare in prima persona partecipando a diverse riunioni”.

“Secondo me il percorso di Pc Expo è già partito – ha affermato Levoni -: è successo precisamente quando si è passati da avere un consiglio di amministrazione all’amministratore unico, dall’inizio della consigliatura Barbieri, nel 2017. In questo periodo, l’amministratore unico ha dimostrato con i fatti che la Fiera di Piacenza non è solo Geofluid o Apimell, ma che i bilanci si possono migliorare anche con l’inserimento di tante altre manifestazioni, come è effettivamente avvenuto. Sappiamo che purtroppo il covid ha bloccato tutto, più di ogni altra cosa un’ente come Expo che lavora con l’esterno. Non deve esserci negatività, come amministratori responsabili dobbiamo dare una mano e sostenere il rilancio di Pc Expo, perchè in questi anni si sta lavorando bene. Concordo invece – ha aggiunto – sulla proposta di Quintavalla di ridurre le quote del Comune per agevolare l’azione di Expo”.

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