Piacenza in “arancione”: scuole superiori al 50%, riaprono negozi e parrucchieri

Dopo circa un mese in “rosso”, da lunedì 12 aprile l’Emilia-Romagna torna in zona arancione. Il miglioramento del quadro epidemiologico – con l’indice di trasmissibilità RT sceso a 0.81 e l’incidenza settimanale dei casi di positività calata sotto la soglia limite di 250 ogni 100mila abitanti – porterà anche a Piacenza un allentamento delle misure restrittive per il contenimento del virus.

Si ricorda che il nuovo decreto del governo Draghi, in vigore dal 7 al 30 aprile, prevede la “sospensione” delle zone gialle. Un possibile ripristino potrà esserci se la situazione epidemiologica e l’aumento della copertura vaccinale lo consentirà.

Ecco quindi le principali disposizioni in vigore a partire dal 12 aprile  (LEGGI LE FAQ DEL GOVERNO)

SPOSTAMENTI – Gli spostamenti saranno consentiti solo nel comune di residenza dalle ore 5 alle 22. Non ci si può spostare da un comune all’altro, né da diverse regioni, salvo comprovati motivi di lavoro, salute e necessità (in questi casi serve sempre l’autodichiarazione). Ritorna la possibilità di una visita a casa di amici e parenti: deve avvenire all’interno del territorio del proprio comune, tra le 5 e le 22, una sola volta al giorno nel limite di due persone oltre al nucleo familiare ospitante (fatta eccezione per i minori di 14 anni, persone con disabilità o non autosufficienti conviventi). Per chi vive in un comune al di sotto dei 5 mila abitanti, le visite ad amici o parenti, con le medesime modalità, sono consentite entro i 30 chilometri dal confine del proprio comune, quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia.

SCUOLA – Si tornerà alla didattica in presenza, seppur al 50%, per tutti gli studenti emiliano-romagnoli delle superiori, dopo che gli alunni più piccoli, fino al prima media, erano già rientrati in aula a partire da mercoledì 7 aprile, quando erano stati riaperti anche nidi e materne. Da lunedì, rientro pieno anche per le classi seconde e terze delle medie.

NEGOZI E ATTIVITA’ COMMERCIALI – Riaprono i negozi e le attività commerciali, inclusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri ed estetiste. Esercizi commerciali che rimarranno chiusi nel fine settimana se all’interno di mercati, centri e gallerie commerciali e altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi e edicole. Per quanto riguarda bar e ristoranti, i locali sono chiusi al pubblico, ma resta possibile l’asporto, fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per enoteche e ristoranti, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario.

MUSEI E LUOGHI DI CULTURA – Chiusi musei, mostre, cinema e teatri. Biblioteche aperte solo per servizi offerti su prenotazione e per gli archivi.

SPORT E ATTIVITA’ FISICA –  Rimangono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori. È consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purchè comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.

L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento interpersonale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni ai circoli.

È possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Si ricorda inoltre che per i Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 km dai relativi confini.

PARCHI E GIARDINI –  E’ consentito l’accesso del pubblico a parchi, ville e giardini pubblici, seppur condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramenti e della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sono sospese le attività delle sale giochi. Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento.

Tutte le misure in vigore in Emilia-Romagna, le informazioni e le risposte alle domande più frequenti (FAQ), sul portale della Regione, nella sezione dedicata al Covid: https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus.

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