Cadavere nel Po a Caselle Landi: autopsia e dna per capire se è il 23enne scomparso

Tragico ritrovamento nel Po, sul versante lombardo a Caselle Landi tra le province di Lodi e Cremona. Nella tarda mattinata del 17 aprile il cadavere di un uomo è affiorato dalle acque del Grande Fiume. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Codogno e i vigili del fuoco di Lodi e Cremona per il recupero del corpo.

Sono ancora in corso gli accertamenti per stabilirne l’identità. A segnalare la presenza del cadavere un pescatore che l’ha avvistato nelle acque del fiume impigliato nella vegetazione.

Vigili del fuoco a Caselle Landi

I carabinieri hanno trovato nella tasca di un vestito indossato dal corpo alcuni documenti che porterebbero a pensare che si possa trattare di Stefano Barilli, il 23enne di Piacenza di cui si sono perse le tracce lo scorso 8 febbraio quando è non più tornato nella sua abitazione. Lo stato di decomposizione del corpo sarebbe compatibile con i tempi della scomparsa.

Nella tasca dei pantaloni sarebbe stato trovato anche un biglietto con un messaggio per preannunciare il gesto estremo.

La Procura della Repubblica di Lodi ha disposto l’autopsia e anche l’esame del Dna per stabilire l’identità del cadavere.

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