“A spasso tra i viticoltori piacentini”, tappa al castello di Agazzano
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Dalla collaborazione tra PiacenzaSera e Fisar Piacenza, associazione di sommelier, nasce la rubrica settimanale “A spasso tra i viticoltori piacentini”. Un gruppo affiatato di sommelier vi accompagnerà, ogni settimana, in un viaggio itinerante attraverso i vigneti delle quattro incantevoli vallate piacentine, alla scoperta e alla riscoperta di tante meravigliose realtà vitivinicole della nostra terra.
CASTELLO DI AGAZZANO – Un castello, un principe e…. una vigna, non c’è traccia di mantelli azzurri o di cavalli bianchi e tanto meno di fanciulle da risvegliare nel bosco. Perché quella di Gianlodovico Gonzaga è una favola moderna che ci parla di passione, ingegno e caparbietà nel far rivivere, in questo caso, una bellissima principessa: la sua Barbera. Una famiglia dai natali nobili quella del vignaiolo Lodovico che, unitamente all’agronomo Sara Marina e Giuseppe Zatti e all’enologo Aldo Venco, nel 2003 ha ripreso la tradizione vitivinicola di famiglia in Val Luretta all’interno dello splendido Castello di Agazzano e delle sue storiche cantine, adibite alla fermentazione delle uve e alla conservazione delle botti per l’affinamento, dove abbiamo percorso un suggestivo viaggio olfattivo a ritroso nel tempo fra le antiche pareti in sasso che trasudano di vino e di leggende. Barbera e croatina sono i due vitigni principali di quest’azienda certificata biologica, allevati a guyot intorno al Castello su un terreno prevalentemente sassoso caratteristico della vallata.
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3 di 3Un terroir difficile da lavorare ma che si riflette nella beva dei vini dove la firma di Lodovico, la sua precisione, il rigore e la determinazione, risaltano con chiarezza e coerenza. 6 le etichette in produzione oggi: 5 vini rossi di cui uno solo frizzante, e un rosé da uve barbera: il BB acronimo di Bevi Barbera. Allegro, pulito, dalla beva avvolgente ci ha colpito per il suo colore rosato carico e lo spiccato profumo di lampone, a nostro parere perfetto come aperitivo. All’altezza delle nostre aspettative anche il calice del fratello maggiore, il Barbera 1517, un “blend” di uve delle vendemmie 2015 e 2017 perfettamente equilibrate. Un vino diretto, di buona struttura e con una piacevole acidità che denota una buona attitudine al lungo invecchiamento perché, come ci ha ricordato Lodovico “Un buon vino rosso va sempre atteso, in vigna e in cantina, ma non nel calice”. Ed è proprio lui il primo e più severo giudice dei prodotti della cantina. Una garanzia!
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3 di 6A Lodovico abbiamo infine posto le domande di rito:
Vino italiano preferito: Il Sassella di AR.PE.PE.
Vino piacentino preferito: il Barbera “L’Attesa “di Solenghi
Piatto preferito: I crostacei alla busara proposti dal ristorante “Palazzo dei Camini” di Agazzano.
Valentina Delfanti e Matteo Cordani Sommelier Fisar Piacenza
Castello di Agazzano Vini
ha 3,5 – 15.000 bt.
Strada del Pilastrello 2a – 29010 Agazzano (PC) tel.nr. 335.6911750 – email: g.g@letorricelle.it – www.letorricelle.it
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