Al via lunedì L’ora di cinema, festival di cinema per la scuola

Al via lunedì 24 maggio la prima edizione di L’ora di cinema, Festival di Cinema per la Scuola organizzato da Fondazione Fare Cinema con l’intento di portare il Cinema a Scuola (nello specifico nelle scuole secondarie) ma costruito in modo da permettere a tutti (studenti e non) la partecipazione (gratuita) agli eventi in cartellone.

Un cartellone ricco e originale che contempla incontri con registi e critici cinematografici, eventi inediti e naturalmente proiezioni. Il Festival L’ora di cinema è organizzato da Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MiC e MIUR, in collaborazione con Liceo Classico Melchiorre Gioia di Piacenza. Il Festival si configura come la prima edizione di un progetto che si immagina possa proseguire in futuro e diventare un appuntamento fisso della Fondazione Fare Cinema, che va ad aggiungersi agli altri progetti della Fondazione stessa (partecipata dall’Istituto Luce): il Bobbio Film Festival e i progetti di alta formazione cinematografica – lo storico corso di regia estivo Fare Cinema, il corso di critica cinematografica e i corsi annuali di sceneggiatura e produzione-.

Parte quindi da Piacenza – sede della Fondazione Fare Cinema – L’ora di cinema ma raggiunge tutta l’Italia (coinvolgendo scuole superiori di varie regioni) grazie allo streaming: tutti gli eventi infatti sono gratuiti e visibili in streaming dal sito www.fondazionefarecinema.it. Curato da Paola Pedrazzini, direttrice di Fondazione Fare Cinema, il programma del Festival è costruito intorno al tema della  “figura del padre”, a partire da cinque film tutti del 2020 – Padrenostro di Claudio Noce, Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, Sorelle Macaluso di Emma Dante, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli e Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo – a cui si affianca il capolavoro del 1965 di Marco Bellocchio, I pugni in tasca.

“Sono cinque film potenti, di forte identità, distanti tra loro per cifra stilistica, diversi per approccio visivo e contenuto narrativo” – spiega Paola Pedrazzini direttrice della Fondazione Fare Cinema e ideatrice del Festival – uniti a mio parere però da fili invisibili molti dei quali avvolti intorno alla figura del padre (e alla sua assenza) e ai rapporti familiari. Dal peso delle responsabilità dell’eredità paterna di Eleanor in Miss Marx, alla paura e al senso di vulnerabilità di Valerio, il bambino di Padrenostro sconvolto dall’attentato terroristico al padre, alla dolorosa solitudine del piccolo Toni abbandonato dal genitore biologico e più volte rifiutato di Volevo nascondermi. Una mancanza che diventa ossessione, fantasma, non solo metaforico in Sorelle Macaluso dove la piccola Antonella è sempre viva e bambina nei ricordi delle sorelle) e accompagna le loro vite”.

“Ognuno di loro esprime uno sguardo dei figli verso i padri, verso un mondo spesso crudele di adulti: i genitori dei suburbia di Favolacce che non si parlano mai veramente, ma usano espressioni vuote come ‘sei il miglior padre del mondo’, gli sfruttatori del lavoro minorile in Miss Marx, il patrigno che punisce il piccolo Toni in Volevo nascondermi, la generazione di uomini in cui le emozioni erano percepite solo come debolezza in Padrenostro“.

Per ognuna delle proiezioni – che hanno già registrato il tutto esaurito – è previsto l’incontro con i registi, intervistati dai critici cinematografici Gianni CanovaStefano Francia di CelleEnrico MagrelliAlberto Pezzotta e Anton Giulio Mancino. Alle proiezioni si aggiungono gli interventi inediti creati appositamente per il Festival a cura del matematico Piergiorgio Odifreddi (sui padri fondatori della matematica su cui sono stati realizzati dei film) e di due artisti teatrali che, nel corso delle loro rispettive carriere, hanno indagato il tema della paternità: Mario Perrotta – impegnato nella costruzione di una trilogia teatrale sulla famiglia con la consulenza drammaturgica di Massimo Recalcati – e Gioele Dix, che, nei suoi spettacoli e nei suoi libri, ha sempre avuto un particolare interesse per la figura del padre.

“Fondazione Fare Cinema si occupa di alta formazione cinematografica (con i corsi di regia, sceneggiatura, produzione) ma ritengo importante che si dedichi anche alla formazione degli studenti delle scuole. Mi fa piacere a questo proposito – sottolinea Paola Pedrazzini Direttrice di Fondazione Fare Cinema – che durante la cerimonia dei David di Donatello Pierfrancesco Favino abbia proposto che il teatro e il cinema entrino nelle scuole come insegnamenti. L’alta formazione rivolta a chi il cinema lo farà e la formazione rivolta agli spettatori, agli studenti perché possano essere spettatori più consapevoli sono profondamente collegate e complementari. Non a caso fin dal 2009 ho voluto affiancare al corso Fare Cinema un corso nuovo di critica cinematografica”.

Tutti gli appuntamenti sono visibili dal sito web www.fondazionefarecinema.it

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.