“Basta fango in Aveto e Trebbia, posticipare lo svaso della diga di Boschi” Sit in a Marsaglia

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Sabato 15 maggio alle ore 11, davanti al Municipio di Marsaglia (Piacenza), Legambiente, NoTube e Wilderness Piacenza organizzano un sit-in dal titolo “Basta fango in Aveto e in Trebbia” per chiedere ad Enel di spostare le operazioni di svuotamento della diga di Boschi, in Val d’Aveto, programmate il 18 maggio, in autunno.

“L’Enel – spiegano i promotori dell’iniziativa – ha programmato il 18 maggio lo svuotamento della diga di Boschi per riparare gli scarichi di fondo, danneggiati dalla piena del 2015. Le operazioni dureranno tutta l’estate. Da subito molti, residenti, ambientalisti, pescatori, frequentatori della Val Trebbia e Val d’Aveto, assieme ai Sindaci della Valle, hanno chiesto lo spostamento delle operazioni a fine estate, considerato un periodo migliore. I motivi della richiesta derivano dalla preoccupazione che la colata di fango che può fuoriuscire dalla diga, sia durante lo svuotamento, sia a causa dei possibili temporali che potranno svilupparsi nell’area, visto il tempo dei lavori (sei mesi), possa produrre due effetti devastanti: riempire di fango l’Aveto e il Trebbia, compromettendo la stagione turistica; danneggiare la fauna ittica, nel periodo più delicato della riproduzione in corso in primavera”.

Enel ha risposto che l’intervento è urgente e che il periodo migliore per effettuarlo è quello estivo, ma per le associazioni queste considerazioni valgono per i lavori, non per il territorio della vallata. “E’ un fatto – proseguono – che Enel abbia atteso 4 anni per chiedere l’autorizzazione alle operazioni, ottenute nel 2019, mentre ha atteso altri due anni per decidere il periodo, questo in netto contrasto con l’accampata urgenza dell’intervento! Allo stesso tempo occorre evidenziare che i cambiamenti climatici in corso stanno determinando in questi ultimi anni temporali intensi proprio nel periodo estivo mentre quest’anno i mesi di marzo-aprile sono stati i mesi meno piovosi degli ultimi anni. Ma soprattutto non ci possiamo permettere, dopo più di un anno di pandemia, di compromettere la stagione turistica che può rappresentare la ripresa della Val d’Aveto e Val Trebbia”.

“Da queste motivazioni nasce la richiesta di posticipare le operazioni, pur riconoscendo la necessità di effettuarle. Ci auguriamo che in questi ultimi giorni ci possa essere un ripensamento da parte di Enel. Se ciò non accadesse, per rendere credibili le assicurazioni date da Enel che non ci sarà fuoriuscita di fango, chiediamo: che prima di intervenire sugli scarichi, si svuoti la diga da tutto il fango contenuto con mezzi meccanici (se il fango venisse rimosso, non potrebbe scendere a valle anche durante possibili piene); misurare istantaneamente il livello di torbidità dell’acqua e l’ossigeno disciolto, e in caso di superamento dei limiti, interrompere immediatamente i lavori. Ad oggi nelle prescrizioni date i limiti sono riferiti alla media di due ore ed alla media giornaliera. Se aspettiamo la media delle due ore o ancora peggio di un’intera giornata, in caso di sversamento ci giocheremmo l’acqua dell’Aveto e il Trebbia!; interrompere le operazioni di notte, visto che il tal periodo il controllo si effettua alla centrale di Ruffinati, distante 8.5 Km dalla diga. Anche in questo caso, se ci fosse uno sversamento, anche se venisse rilevato, il danno sarebbe comunque già fatto!”

Per sostenere queste richieste è stata indetta la manifestazione davanti al municipio di Marsaglia: “Invitiamo tutti gli amanti del Trebbia ed Aveto. Facciamo sentire la nostra voce per difendere i nostri fiumi”.

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