Cala a Piacenza la speranza di vita: di 3,8 anni per gli uomini e 2,8 per le donne

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La pandemia frena la speranza di vita: a Piacenza si abbassa di 3,8 anni per gli uomini e 2,8 per le donne.

E’ quanto rileva l’Istat, nel suo report sugli indicatori demografici relativo all’anno 2020. Un dato locale particolarmente allarmante, considerando che già il dato nazionale – con la speranza di vita alla nascita (senza distinzione di genere) scesa a 82 anni, ben 1,2 anni sotto il livello del 2019 – appare in decisa contrazione: per osservare un valore analogo occorre infatti risalire al 2012. In Emilia Romagna la variazione negativa è stata di 1,5 anni per gli uomini e un anno per le donne.

“Su base provinciale – evidenzia l’Istat nel suo report – la correlazione tra la mappa della diffusione della pandemia e quella della sopravvivenza persa in base ad anni vissuti è ancora più netta che su scala regionale. Emerge la specificità di alcune aree del Paese, più colpite dalla pandemia nella sua fase di esplosione iniziale. Tra queste, la provincia di Bergamo, dove per gli uomini la speranza di vita alla nascita è più bassa di 4,3 anni rispetto al 2019, e le province di Cremona e Lodi, entrambe con 4,5 anni in meno. In queste tre specifiche realtà sono ingenti anche le variazioni riscontrate tra le donne: -3,2 anni per Bergamo e -2,9 anni per Cremona e Lodi. Dati, questi ultimi, che arretrano le lancette del tempo al 2003″.

“Altra realtà fuori dai confini lombardi, ma strettamente contigua, è quella della provincia di Piacenza, dove si registrano riduzioni della speranza di vita alla nascita nella misura di 3,8 e 2,8 anni, rispettivamente per uomini e donne”. Nella nostra provincia la speranza di vita alla nascita scende per gli uomini a 77,6 anni, mentre per le donne si attesta a 82,7 anni.

Tutte le regioni, nessuna esclusa, subiscono un abbassamento dei livelli di sopravvivenza. Tra gli uomini la riduzione della speranza di vita alla nascita varia da un minimo di 0,5 anni (vale a dire 6 mesi di vita media in meno) riscontrato in Calabria, a un massimo di ben 2,6 anni in Lombardia. Ma è soprattutto il Nord a pagare il prezzo più alto: oltre che in Lombardia, gli uomini registrano riduzioni rilevanti anche in Piemonte (-1,7 anni), Valle d’Aosta (-1,7), Liguria (-1,6), Trentino-Alto Adige (-1,6) ed Emilia-Romagna (-1,5).

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