“Col covid calo di motivazione nei giovani, facciamo rete contro la dispersione scolastica” foto

Una rete sempre più sinergica tra scuole, istituzioni, associazioni, oratori e tutte le realtà che gravitano intorno al mondo giovanile per combattere la dispersione scolastica.

E’ questa la necessità forte emersa dal progetto “Stra.Te.G.I.A.-Strada Territorio Giovani In Azione”, promosso – a partire dallo scorso ottobre – dalla Provincia di Piacenza con il supporto di dieci partner del territorio: Ufficio scolastico territoriale di Piacenza e Parma, I.C. Gandhi, Associazione La Ricerca Onlus, Associazione oratori piacentini, Cooperativa Sociale Eureka, L’Arco, Comune di Rottofreno, Comune di Castel San Giovanni, Unione Montana Valli Trebbia e Luretta, Unione dei Comuni Bassa Val Trebbia e Val Luretta. Nella mattinata del 6 maggio è stato organizzato, nell’area esterna del Liceo Scientifico Respighi, un momento conclusivo, per riflettere e discutere su quanto fatto in questi mesi, provando anche ad immaginare alcune linee di intervento future.

“Questo progetto – ha detto Patrizia Barbieri, presidente della Provincia di Piacenza -, dal valore complessivo di 70mila euro, è risultato sesto nella graduatoria nazionale – e primo tra tutti quelli presentati dalle Province dell’Emilia-Romagna – tra le 50 domande pervenute al bando “Azione ProvincEgiovani” promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I risultati ottenuti – ha aggiunto – confermano come le politiche messe in atto dalle Province sono tanto più importanti quando sanno promuovere e valorizzare interventi integrati in grado di rendere sinergici i diversi livelli istituzionali, l’associazionismo e tutti gli attori che si occupano di giovani: quando riescono, in sostanza, a coinvolgere e a sostenere concretamente ed efficacemente le nuove generazioni”. “Voglio ringraziare i nostri giovani – ha quindi evidenziato Barbieri – perchè ci danno sempre degli stimoli: in questo periodo hanno più che mai la necessità di vedere l’entusiasmo di noi adulti per studiare le soluzioni future sui temi che gli stanno a cuore”.

Liceo Respighi, evento finale Strategia

Il progetto ha messo in campo anche due approfondite indagini esplorative tra gli studenti piacentini delle scuole secondarie di secondo grado sui temi dell’orientamento e della vita scolastica. Per il successo formativo, infatti, fondamentale è la scelta dell’istituto una volta usciti dalle scuole medie. A Piacenza il tasso di ripetenza (ripetizione di anni scolastici da parte di alunni bocciati) è del 7-8%, un dato che sale al 18 % nel caso si tratti di alunni stranieri. I risultati principali dell’indagine, a cui hanno risposto 2468 studenti (circa il 20% dell’intera popolazione scolastica interessata a livello provinciale) sono stati presentati dal professore Pierpaolo Triani dell’Università Cattolica, che ha curato il report insieme al collega Diego Mesa.

“Il 60% degli studenti ritiene che l’orientamento ricevuto a scuola sia servito, mentre la restante parte ha detto di no – ha spiegato Triani -. Questo ci sollecita ancora di più nel lavoro che il territorio sta facendo per accrescere le attività di orientamento. Dall’altro lato, la ricerca ci dice come i ragazzi nella scelta della scuola siano particolarmente sensibili alla lettura delle proprie capacità. Questo deve responsabilizzare la scuola nell’aiutare i ragazzi, anche attraverso l’attività didattica, a riconoscere quali siano queste qualità. I dati, inoltre, ci dicono che almeno un 20% dei giovani vive un’insoddisfazione della scelta scolastica: questo ci deve spingere a capire come migliorare ed accrescere anche la logica di accompagnamento. Infine, ultimo punto chiave, con questo progetto abbiamo cercato di dare voce ai ragazzi: nel percorso di orientamento è fondamentale accrescere gli spazi di ascolto e di responsabilizzazione degli studenti”. Tra didattica a distanza e scuole chiuse, l’ultimo anno di pandemia rischia di aggravare il tema della dispersione. “Non abbiamo ancora dati certi – ha precisato Triani -, ma possiamo già constatare come questa situazione stia determinando un calo nella motivazione degli studenti, indebolendo anche la rete di contenimento delle difficoltà. E’ fondamentale mantenere l’attenzione alta”.

Oltre alla presentazione dei risultati dell’iniziativa, la mattinata al Respighi ha visto la premiazione di alcuni studenti coinvolti, che hanno portato le loro testimonianze, quindi si è svolto il dibattito dal titolo “Generazione ipermoderna: come aiutarla?” e, in conclusione, una performance di pattinaggio.

Liceo Respighi, evento finale Strategia

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