“Il mio successo nato dai miei sbagli. Non bisogna aver paura, è così che si impara”

“La paura fa parte della vita di ogni imprenditore, io ho imparato per fortuna fin da molto giovane che sbagliare non è il male del mondo. Dico sempre che se ho fatto qualcosa di buono nella mia vita è perché ho sbagliato tante volte prima di riuscire. Se non avessi commesso quegli errori, non ce l’avrei fatta”.

Incontro Michele Grazioli

Sono parole spiazzanti, queste, dette da un ragazzo in realtà giovanissimo e già imprenditore di successo: Michele Grazioli, presidente e amministratore delegato di Vedrai Spa, considerato dalla rivista Forbes tra i cento leader italiani Under 30 del futuro, ospite a palazzo Gotico per l’iniziativa promossa dalla Consulta provinciale degli Studenti in collaborazione con il Comune di Piacenza, nell’ambito del progetto “Giovani in un futuro da inventare”. Nell’era dell’approvazione costante a suon di like e follower, del mito del successo social, veloce e virale, Grazioli ricorda invece che mettersi alla prova e impegnarsi sono elementi imprescindibili per costruire il proprio futuro.

Accompagnato dal sindaco Patrizia Barbieri, Michele Grazioli intervistato da Costanza De Poli, Mattia Forzo, Nicolò Bussachini hanno sollecitato, ha raccontato come a 25 anni abbia fondato Vedrai, la startup innovativa, che si occupa dello sviluppo di piattaforme per il miglioramento dei processi decisionali delle aziende. Ma i primi passi li ha compiuti, in realtà, quando da ragazzino, a 13 anni, si era messo in testa di aiutare il padre a fronteggiare la crisi dell’edilizia nel 2008, mettendo a punto un programma informatico per meglio gestire l’attività dei cantieri. “Ho sempre avuto l’idea di aiutare mio padre, che è un piccolo artigiano edile, e tutti i piccoli imprenditori che hanno difficoltà nel vedere certezze nel futuro. Per fortuna sono sempre stato bravo con i numeri e ho quindi creato aziende che cercano, attraverso i numeri e la matematica, di avere maggiori certezze rispetto al futuro delle imprese e del mercato” – racconta.

“Il mondo sta cambiando molto velocemente, i ragazzi hanno la possibilità di dire la loro perché hanno una maggiore capacità di adattamento; oltre a questo non bisogna avere paura di provarci e di sbagliare, perché sbagliare fa parte dell’esperienza che ogni giovane deve fare per migliorare – afferma -. La paura fa parte della vita di ogni imprenditore, io ho imparato per fortuna fin da molto giovane che sbagliare non è il male del mondo. Dico sempre che se ho fatto qualcosa di buono nella mia vita è perché ho sbagliato tante volte prima di riuscire. Se non avessi commesso quegli errori, non ce l’avrei fatta”.

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