La facoltà di medicina di Piacenza si presenta alle future matricole. Incontro web il 31 maggio

Il nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico Medicine and Surgery dell’Università degli Studi di Parma, con sede a Piacenza ed erogato in inglese, si presenta agli studenti del territorio.

Lunedì 31 maggio, alle ore 10 e 30, è in programma un webinar promosso dall’Azienda Usl di Piacenza per far conoscere a tutti gli interessati le peculiarità del nuovo percorso, che sarà avviato nella nostra città a settembre 2021. L’unità operativa Formazione dell’Ausl, che da anni collabora con le scuole superiori come sede di stage e di orientamento, ha organizzato questo appuntamento per fornire un utile servizio agli studenti delle classi quarte e quinte, coinvolgendo direttamente alcuni istituti del territorio. Il webinar è aperto a tutti gli interessati al nuovo percorso: per partecipare è sufficiente inviare una mail di richiesta a tirocini@ausl.pc.it. La presentazione si svolgerà sulla piattaforma Zoom e vedrà la partecipazione di Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, Elena Masselli, docente Università degli Studi di Parma, Pietro Maniscalco, docente Università di Parma e direttore Ortopedia e Traumatologia ospedale di Piacenza.

“Il corso di laurea di Medicina, interamente tenuto in lingua inglese – evidenzia l’Ausl -, rappresenta un percorso estremamente innovativo, che amplia e completa le competenze di base con quelle tipiche dell’ingegneria biomedica e del management dei sistemi sanitari. Si avvarrà del supporto dell’Azienda Usl di Piacenza fornendo un nuovo impulso strategico a progetti e attività di ricerca. Saranno ammessi un massimo di 100 studenti/anno sulla base dei risultati del test IMAT (International medical admission test). Gli iscritti al corso di laurea svilupperanno una conoscenza medica completa, dalla promozione della salute alla medicina d’urgenza, dalla ricerca applicata alle ultime tecnologie mediche all’economia e alla gestione della salute. Il corso è interamente concepito in un contesto internazionale. L’uso dell’inglese faciliterà enormemente le capacità di comunicazione degli studenti con pazienti e colleghi di tutto il mondo durante la loro attività professionale, sia nella ricerca biomedica sia nella medicina clinica”.

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