L’ora di cinema, oggi è la volta di ‘Volevo nascondermi’ e ‘Sorelle Macaluso’

Prosegue il progetto L’ora di cinema, promosso dalla Fondazione Fare Cinema di Marco Bellocchio, in collaborazione con il liceo Gioia di Piacenza.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e accessibili sulla piattaforma on line www.fondazionefarecinema.it. Oggi, martedì 25 maggio, è la volta di ‘Volevo nascondermi’, di Giorgio Diritti, pluripremiata pellicola dedicata al pittore e scultore Antonio Ligabue. Alle 14 e 45 tocca invece a ‘Sorelle Macaluso’ di Emma Dante.

Martedì 25 Maggio 2021

Ore 9:00
Proiezione del Film
“Volevo Nascondermi”
regia di Giorgio Diritti
con Elio Germano, con Elio Germano, Oliver Ewy, Leonardo Carrozzo, Pietro Traldi, Orietta Notari.
Italia, 2020 – Durata 120‘

Volevo nascondermi… ero un uomo emarginato, un bambino solo, un matto da manicomio, ma volevo essere amato. Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo. Toni, definito allora e spesso anche oggi come matto, è stato soprattutto un bambino rifiutato più volte, nato con problemi fisici che lo hanno reso reietto, che hanno causato la sua emarginazione e probabilmente anche i suoi disturbi psichici. Un uomo capace però di esprimere, nella specificità dell’arte, un talento incredibile, un punto di vista sulla vita, forte e originale. I suoi autoritratti sono la fotografia del suo stato d’animo e nel suo volto, con piccoli mutamenti di espressione a ogni opera, gli occhi rivolti all’osservatore interrogano, chiedono un ascolto, un riconoscimento, un segno di affetto. Come per ogni uomo nella vita, è capitato anche a Toni di sentirsi inadeguato, sbagliato, sconfitto ed il primo istinto anche per lui in quei momenti è stato il desiderio di nascondersi, di uscire dal mondo. Rileggendo il percorso della sua vita, appare evidente quanto il suo essere visto come “diverso” sia l’origine di molte delle sue sofferenze ma anche il nucleo generativo della sua identità artistica e del suo successo.
(Giorgio Diritti – Note di regia)

Ore 11:10
Incontro
con il regista Giorgio Diritti,
intervistato dallo storico del cinema Stefano Francia di Celle

Giorgio Diritti, regista, sceneggiatore e produttore bolognese. Il suo film d’esordio, Il vento fa il suo giro (2005), partecipa a festival nazionali ed internazionali, vincendo una quarantina di premi. Riceve cinque candidature ai David di Donatello 2008 (fra cui Miglior film, Miglior regista esordiente, Miglior produttore e Migliore sceneggiatura) e quattro ai Nastri d’Argento 2008. Anche se distribuito in poche copie, conquista il pubblico e diventa un “caso nazionale” (resta in programmazione al Mexico di Milano per un anno e mezzo). Il suo secondo film, L’uomo che verrà (2009), presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, vince il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio d’Argento, il Premio Marc’Aurelio d’Oro del Pubblico, il Premio “La Meglio Gioventù”. Si aggiudica inoltre tre David di Donatello (Miglior film, Migliore produttore e Migliore suono di presa diretta) e tre Nastri d’Argento. Nel 2013 coproduce e dirige il film Un giorno devi andare girato in Amazzonia e con protagonista Jasmine Trinca, presentato in Concorso al Sundance Film Festival. Il suo ultimo film Volevo nascondermi è stato presentato in Concorso al Festival di Berlino dove il protagonista Elio Germano ha vinto l’Orso d’Argento come Miglior attore. Inoltre il film è stato premiato come Film dell’Anno ai Nastri d’Argento 2020 e ha ricevuto il premio Globo d’Oro della Stampa estera per il Miglior film e la Migliore fotografia firmata da Matteo Cocco. Ai David di Donatello 2021 il film ha vinto ben 7 David (su 15 nomination) tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista ad Elio Germano.

Stefano Francia di Celle è manager culturale, storico del cinema e curatore. Laureato in Storia e Critica del Cinema, inizia molto giovane a collaborare con importanti istituzioni cinematografiche torinesi e nazionali. Dal 1996 è in Rai dove si occupa di programmazione cinematografica, di cinema d’autore e di programmi culturali per Rai3. Fra il 2004 e il 2010 è presidente e produttore de Il Vento del Cinema a Procida, diretto da Enrico Ghezzi. Dal 2008 collabora con Fondazione Prada per progetti cinematografici realizzati con grandi autori del cinema contemporaneo e per la programmazione della sala di Milano. Dal 2012 collabora con la Mostra del Cinema de La Biennale di Venezia per la sezione Venezia Classici. Dal 2020 è direttore del Torino Film Festival.

Ore 14.45
Proiezione del Film
“Sorelle Macaluso”
regia di Emma Dante
con Alissa Maria Orlando, Laura Giordani, Rosalba Bologna, Susanna Piraino, Serena Barone.
Italia, 2020 – Durata 94’

Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste. Il film è diviso in tre capitoli, ognuno dei quali corrisponde a un’età delle cinque sorelle protagoniste: l’infanzia, l’età adulta, la vecchiaia. Le sorelle sono interpretate da dodici attrici, come se a ognuna che resiste fino alla vecchiaia dovessero corrispondere una discontinuità e una mutazione nel corpo e nel volto. Ed è l’amore delle sorelle tra loro e per la casa in cui vivono che tiene in vita la loro intera esistenza, come fosse un unico organismo vivente a prescindere dalla morte fisica di alcune di loro. Le sorelle Macaluso è un film sul tempo. Sulla memoria. Sulle cose che durano. Sulle persone che restano anche dopo la morte. È un film sulla vecchiaia come traguardo incredibile della vita. (Emma Dante – Note di regia)

Ore 16.30
Incontro
con la regista Emma Dante
e gli sceneggiatori Giorgio Vasta ed Elena Stancanelli

Emma Dante, drammaturga e regista, diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, nel 1999 costituisce a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto mPalermu e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Nel 2001 vince il premio Lo Straniero, assegnato da Goffredo Fofi, come giovane regista emergente, nel 2003 il premio Ubu con lo spettacolo Carnezzeria come migliore novità italiana e nel 2004 il Premio Gassman come migliore regista italiana e il premio della critica (Associazione Nazionale Critici del Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2005, vince il premio Golden Graal come migliore regista per lo spettacolo Medea.

Ha pubblicato Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana con una prefazione di Andrea Camilleri (Fazi 2007) e il suo primo romanzo via Castellana Bandiera (Rizzoli 2008), vincitrice del premio Vittorini e del Super Vittorini 2009. Nell’ottobre del 2009 le viene assegnato il Premio Sinopoli per la cultura. Nel 2009 inaugura la stagione del teatro alla Scala con la regia di Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim. Sono stati in repertorio dal 2000 al 2010 in Italia e all’estero: mPalermu, Carnezzeria, Vita mia, Mishelle di Sant’Oliva, Medea, Il festino, Cani di bancata, Le pulle e tre favole per bambini e adulti pubblicati da Dalai: Le principesse di Emma. Dal 2011 gira in Italia e all’estero lo spettacolo La trilogia degli occhiali, pubblicato da Rizzoli. Nel 2012 debutta a Parigi all’Opéra Comique La muta di Portici di Auber diretta da Patrick Davin che viene ripresa nel 2013 al teatro Petruzzelli di Bari. Con La muta di Portici vince il Premio Abbiati. Nel 2012 debutta, al teatro Olimpico di Vicenza, Verso Medea tratta da Euripide.

Nel 2013 presenta in concorso alla 70 edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film Via Castellana Bandiera tratto dall’omonimo romanzo che vince il Premio Soundtrack alla miglior colonna sonora, Premio Navicella, attribuito dalla Rivista del Cinematografo, Premio Lina Mangiacapre e per il quale Elena Cotta vince la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Nel 2014 inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo con Feuersnot di Richard Strauss con la direzione di Gabriele Ferro. Nel 2014 riceve l’incarico biennale di direttrice artistica del 67 ciclo di spettacoli classici al teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2014 debutta al Teatro Mercadante di Napoli Le sorelle Macaluso che vince il premio “Le Maschere” come miglior spettacolo dell’anno; il Premio della critica, il Premio Ubu per la regia e per il miglior spettacolo 2014. Nel 2014 debutta al teatro Kismet di Bari Operetta burlesca prodotto dalla compagnia Sud Costa Occidentale. Nello stesso anno Emma Dante diventa regista principale al teatro Biondo, e direttrice della “Scuola delle arti e dello spettacolo” costituita all’interno del teatro stabile della città di Palermo. Alla fine del primo corso della scuola da lei diretta nasce lo spettacolo Odissea A/ R che va in tournée nei più importanti teatri d’Italia.

Nel 2014 vince il premio De Sica per il teatro e il Premio Ipazia all’eccellenza femminile. Nel 2015 inaugura la stagione del teatro Massimo con Gisela! di Hans Werner Henze. Nel 2016 al Teatro dell’Opera di Roma firma la regia de La Cenerentola di Rossini diretta da Alejo Perez. Nel 2017 inaugura la stagione del Teatro Massimo con Macbeth di Giuseppe Verdi diretto da Gabriele Ferro. Nel 2017, al festival dei due mondi, nel teatro Caio Melisso di Spoleto, debutta La scortecata rivisitazione della fiaba di Gianbattista Basile. Nel 2017 debutta al teatro Strehler Bestie di scena coprodotto dal Piccolo Teatro di Milano, festival d’Avignone, compagnia sud costa occidentale e Teatro Biondo di Palermo. Nel 2017 debutta al teatro Comunale di Bologna il dittico: La Voix Humaine e Cavalleria Rusticana diretto da Michele Mariotti. Nel 2018 inaugura il 54° Festival al Teatro greco di Siracusa con Eracle di Euripide. Nel 2019 debutta al Teatro Dell’Opera di Roma L’Angelo di Fuoco di Prokof’ev. Alla fine della scuola da lei diretta nasce lo spettacolo Esodo che debutta nel 2019 al Festival dei Due Mondi di Spoleto e viene rappresentato a Palermo, Mosca e Parigi. Nel 2019 debutta a La Colline – Théâtre National Fable pour un adieu scritta da Emma Dante, liberamente ispirata alla fiaba di Andersen. Nel 2020 debutta al Piccolo Teatro Grassi di Milano con Misericordia. Nel 2020 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il suo film Le sorelle Macaluso.

Giorgio Vasta (Palermo, 1970). ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in più paesi, selezionato al Premio Strega 2009), Spaesamento (Laterza 2010, finalista Premio Bergamo), Presente (Einaudi 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Con Emma Dante, e con la collaborazione di Licia Eminenti, ha scritto la sceneggiatura del film Via Castellana Bandiera (2013). Collabora con la Repubblica, Il Venerdì, il Sole 24 ore e il manifesto, e scrive sul blog letterario minima&moralia. Nel 2010 ha vinto il premio Lo Straniero e il premio Dal testo allo schermo del Salina Doc Festival, nel 2014 è stato Italian Affiliated Fellow in Letteratura presso l’American Academy in Rome. E’ del 2016 Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani (Humboldt/Quodlibet).

Elena Stancanelli (Firenze, 1965). È autrice di romanzi e racconti. Tra i romanzi: Benzina (Einaudi, 1998; premio Giuseppe Berto), da cui è tratto l’omonimo film del 2001, diretto da Monica Stambrini; Le attrici (Einaudi, 2001); Firenze dapiccola (Laterza, 2006); Mamma o non Mamma con Carola Susani (Feltrinelli, 2009) e Un uomo giusto (Einaudi, 2011). I suoi racconti sono pubblicati su riviste come “Max”, “Amica”, “Gulliver”, “Tutte Storie”, “Cosmopolitan”, “Marie Claire”. Collabora inoltre con diversi quotidiani tra i quali “la Repubblica”, “il manifesto” e “L’Unità”.

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